Come sempre, in questo blog, oltre alla semplicità dei contenuti, cerchiamo di mantenere una certa coerenza e uno spirito obbiettivo.
No, questo non accadrà ora e probabilmente non accadrà mai, l'annuncio, la cui fonte è Mark Russinovich, chief tecnology della sezione Azure di Microsoft, cita chiaramente che l'Azienda di Ridmond è pronta ad un cambio di strategia nei confronti del mondo del Software Libero, ne riconosce la dilagante diffusione, ne confessa l'utilizzo sulla piattaforma Azure almeno su 20% dei server, ma, per mio modesto parere non è assolutamente plausibile.
Non è plausibile perchè l'approccio è diverso, gli scopi sono diversi, le ideologie sono totalmente diverse, non sono compatibili, punto!
Sono invece sicuro che qualcosa accadrà, ma questo qualcosa si avvicinerà molto a quanto successe nel lontano 2001 con la Shared Source, quando Windows decise di fornire parte del proprio codice sorgente a governi e ad una ristretta e ben selezionata cerchia di aziende, codice fornito non in maniera totale e libera come accade normalmente con un software con licenza GNU GPL, ma del tipo "vedere e non toccare", una limitazione ancor maggiore di quella dell'Open Source.
Gli scopi saranno quelli che sono già stati in passato, condividere parte del codice sorgente a soli fini di ottenere un servizio di debug ampio e gratuito, non certo per aderire ai solidi principi della libera condivisione del sapere alla base del Free Software!
Mi auguro di essere smentito e che questa sia invece una notizia di quelle che segnano una diversa era, che il "cattivo" abbia imparato dai suoi errori e voglia riparare alle sue malefatte, io non ci credo, e voi?
A presto
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