L'annuncio è di poche ore fa, è lo stesso Linus Torvalds a darcelo, a distanza di pochissimi giorni dal rilascio del Kernel 4.0, che già sapevamo solo di transazione in attesa del ben più importante e carico di novità 4.1, arriva già la prima versione ovviamente RC.
Potete leggere la mail di Linus al seguente indirizzo
Si tratta ovviamente di una prima release, non darò alcun how-to su come installarlo, non è una versione ancora affidabile, molti sono i bugs ancora da risolvere ma è evidente che i lavori vanno avanti celermente!
A presto
lunedì 27 aprile 2015
Estraiamo l'audio dai cd
In questo articolo abbiamo visto come convertire facilmente file audio nei vari formati, funzione piuttosto utile quando ad esempio dobbiamo creare compilation mp3 e ridurre le dimensioni dei files.
Oggi vedremo come effettuare l'operazione di estrazione dei files audio da un cd originale, operazione che spesso si rivela utile ad esempio quando vogliamo ascoltare in auto i nostri cd preferiti senza rischiare di danneggiarli o graffiarli, purchè ovviamente la nostra autoradio disponga di un lettore mp3.
Il software che ci aiuterà in queste operazioni si chiama Asunder, un semplice tool ad interfaccia grafica che è già presente nei repository della nostra elementary OS e che pertanto potete facilmente installare attraverso il gestore pacchetti Synaptic o aprendo un terminale e digitando
sudo apt-get install asunder
Una volta installato lo troveremo nel menu applicazioni/audio video.
Ora possiamo inserire nel nostro lettore il cd da cui vogliamo estrarre le tracce e apriamo Asunder il quale ci mostrerà immediatamente l'elenco dei brani
La durata dell'operazione, anche in questo caso dipenderà dal numero di files e dalle capacità di elaborazione del vostro processore.
A presto
Oggi vedremo come effettuare l'operazione di estrazione dei files audio da un cd originale, operazione che spesso si rivela utile ad esempio quando vogliamo ascoltare in auto i nostri cd preferiti senza rischiare di danneggiarli o graffiarli, purchè ovviamente la nostra autoradio disponga di un lettore mp3.
Il software che ci aiuterà in queste operazioni si chiama Asunder, un semplice tool ad interfaccia grafica che è già presente nei repository della nostra elementary OS e che pertanto potete facilmente installare attraverso il gestore pacchetti Synaptic o aprendo un terminale e digitando
sudo apt-get install asunder
Una volta installato lo troveremo nel menu applicazioni/audio video.
Ora possiamo inserire nel nostro lettore il cd da cui vogliamo estrarre le tracce e apriamo Asunder il quale ci mostrerà immediatamente l'elenco dei brani
Ora potremo procedere a spuntare i brai che vogliamo estrarre dal cd, rechiamoci poi nel menu preferenze dove potremo impostare cartella di destinazione e nel tab codifica il formato del file e la sua eventuale qualità, ovviamente, nel caso di mp3, maggiore sarà il bitrate maggiore sarà la qualità e la dimensione del file finale.
A questo punto possiamo cliccare su converti ed attendere l'esecuzione delle operazioni
A presto
domenica 26 aprile 2015
Convertiamo facilmente file audio
Spesso ci si presenta la necessità di procedere alla conversione di file in formato audio, a volte per ridurne le dimensioni, o per rendere il file compatibile con un determinato player portatile, elementary OS disporrebbe già di tutti gli strumenti necessari per far questo utilizzando il terminale, ma per facilitare il compito, possiamo dotarci di un'interfaccia grafica che ci renda più semplice il lavoro.
Per questo ci viene in aiuto Sound Converter, che altro non è che un'interfaccia grafica per utilizzare al meglio le librerie Gstreamer, questa piccola applicazione è già presente nei repository della nostra elementary OS quindi, per l'installazione è sufficiente utilizzare il nostro gestore pacchetti Synaptic o, in alternativa, aprire un terminale e digitare
sudo apt-get install soundconverter
Una volta installato, troveremo l'applicazione nel menu audio e video.
Al primo avvio la schermata è la seguente
Ora possiamo andare a cliccare su "aggiungi file", si aprirà il file manager dal quale andremo a scegliere il file di cui vogliamo eseguire la conversione
In questo caso si tratta di un file mp3 estratto dal cd originale, vedremo in un successivo articolo come eseguire questa operazione, tale file è stato però estratto usando la massima qualità possibile per il formato mp3, a me ora serve ridurne le dimensioni pur rinunciando a una buona parte di qualità, pertanto andiamo su edit/preferenze
Da qui potremo selezionare diverse opzioni, cartella di destinazione del file, eventuale sovrascrittura o meno del file originale etc, su formato, nel mio caso, lascerò mp3 ma nel tab "qualità" impostero un valore più basso per ottenere un file di minori dimensioni.
A questo punto è sufficiente cliccare su "converti" ed attendere il termine dell'operazione, la durata dipende dalla quantità di files che dobbiamo convertire ed ovviamente dalla capacità di calcolo del nostro processore.
Semplice no?
A presto
Per questo ci viene in aiuto Sound Converter, che altro non è che un'interfaccia grafica per utilizzare al meglio le librerie Gstreamer, questa piccola applicazione è già presente nei repository della nostra elementary OS quindi, per l'installazione è sufficiente utilizzare il nostro gestore pacchetti Synaptic o, in alternativa, aprire un terminale e digitare
sudo apt-get install soundconverter
Una volta installato, troveremo l'applicazione nel menu audio e video.
Al primo avvio la schermata è la seguente
Ora possiamo andare a cliccare su "aggiungi file", si aprirà il file manager dal quale andremo a scegliere il file di cui vogliamo eseguire la conversione
In questo caso si tratta di un file mp3 estratto dal cd originale, vedremo in un successivo articolo come eseguire questa operazione, tale file è stato però estratto usando la massima qualità possibile per il formato mp3, a me ora serve ridurne le dimensioni pur rinunciando a una buona parte di qualità, pertanto andiamo su edit/preferenze
Da qui potremo selezionare diverse opzioni, cartella di destinazione del file, eventuale sovrascrittura o meno del file originale etc, su formato, nel mio caso, lascerò mp3 ma nel tab "qualità" impostero un valore più basso per ottenere un file di minori dimensioni.
A questo punto è sufficiente cliccare su "converti" ed attendere il termine dell'operazione, la durata dipende dalla quantità di files che dobbiamo convertire ed ovviamente dalla capacità di calcolo del nostro processore.
Semplice no?
A presto
venerdì 24 aprile 2015
Occhi aperti, cosa notate?
Di seguito un video di presentazione della Nasa relativo agli spostamenti e ad operazioni di routine del team Operation Icebridge.
Il team Operation Icebridge effettua servizi di monitoraggio glaciale con misurazioni sulle variazioni di estensione e conseguentemente climatiche su scala regionale e globale.
Per chi vuole approfondire
http://www.nasa.gov/mission_pages/icebridge/#.VTozbDcvDDc
Ma tutto ciò cos'ha a che fare con elementary OS?
Nulla, perlomeno apparentemente, vediamo chi è attento nella visione del filmato, il primo che posta la soluzione non vince nulla:)
A presto
Il team Operation Icebridge effettua servizi di monitoraggio glaciale con misurazioni sulle variazioni di estensione e conseguentemente climatiche su scala regionale e globale.
Per chi vuole approfondire
http://www.nasa.gov/mission_pages/icebridge/#.VTozbDcvDDc
Ma tutto ciò cos'ha a che fare con elementary OS?
Nulla, perlomeno apparentemente, vediamo chi è attento nella visione del filmato, il primo che posta la soluzione non vince nulla:)
A presto
Ripariamo il Grub con Super Grub Disk
Ebbene si,
può capitare di commettere qualche errore, abbiamo un disco con più partizioni, abbiamo più di una distribuzione installata, eliminiamo accidentalmente o volutamente una partizione, digitiamo un comando relativo al Grub con disattenzione etc e ci ritroviamo di fronte a questa simpatica schermata
Cos'è accaduto, la nostra elementary OS non parte più, in pratica, dopo la fase di boot non si avvia il Grub che ci permetteva di scegliere all'avvio il nostro sistema operativo.
Nessun panico, non reinstallate, non arrovellatevi tra forum e ricerche, la soluzione è semplicissima, ci viene in aiuto un piccolo ma utilissimo tool che consiglio di avere sempre a portata di mano, personalmente non manca mai nella mia valigetta di "soccorso":)
Il suo nome è Super Grub Disk, non è altro che un Grub avviabile da cdrom o usb che si sostituirà momentaneamente al nostro Grub danneggiato consentendoci di ripristinarlo in pochi istanti.
Per prima cosa provvediamo a scaricarlo dal seguente indirizzo, se il vostro sistema operativo non parte più potete fare tutto tranquillamente da una live.
Una volta scaricato il file in formato .iso, provvederemo a masterizzarlo su cdrom tramite un qualunque software di masterizzazione scegliendo l'opzione "masterizza immagine" o su usb grazie a Usb Disk Creator.
Fatto?
Bene, ora inseriamo il cd o la chiavetta usb e riavviamo, scegliamo di avviare dal supporto che abbiamo utilizzato, ci troveremo di fronte a questa schermata
può capitare di commettere qualche errore, abbiamo un disco con più partizioni, abbiamo più di una distribuzione installata, eliminiamo accidentalmente o volutamente una partizione, digitiamo un comando relativo al Grub con disattenzione etc e ci ritroviamo di fronte a questa simpatica schermata
Cos'è accaduto, la nostra elementary OS non parte più, in pratica, dopo la fase di boot non si avvia il Grub che ci permetteva di scegliere all'avvio il nostro sistema operativo.
Nessun panico, non reinstallate, non arrovellatevi tra forum e ricerche, la soluzione è semplicissima, ci viene in aiuto un piccolo ma utilissimo tool che consiglio di avere sempre a portata di mano, personalmente non manca mai nella mia valigetta di "soccorso":)
Il suo nome è Super Grub Disk, non è altro che un Grub avviabile da cdrom o usb che si sostituirà momentaneamente al nostro Grub danneggiato consentendoci di ripristinarlo in pochi istanti.
Per prima cosa provvediamo a scaricarlo dal seguente indirizzo, se il vostro sistema operativo non parte più potete fare tutto tranquillamente da una live.
Una volta scaricato il file in formato .iso, provvederemo a masterizzarlo su cdrom tramite un qualunque software di masterizzazione scegliendo l'opzione "masterizza immagine" o su usb grazie a Usb Disk Creator.
Fatto?
Bene, ora inseriamo il cd o la chiavetta usb e riavviamo, scegliamo di avviare dal supporto che abbiamo utilizzato, ci troveremo di fronte a questa schermata
Possiamo, perlomeno per il momento, tralasciare tutte le opzioni che il tool ci mette a disposizione, le approfondiremo eventualmente in un successivo articolo, scegliamo semplicemente l'opzione "everything" e diamo invio.
Super Grub Disk procederà all'analisi del disco fisso e ci restituirà, dopo pochi secondi, la situazione del nostro disco e relativi sistemi operativi installati, ecco il caso del mio notebook
Come possiamo notare, nel mio notebook vi sono due sistemi operativi, Luna e Freya, i Kernel 3.2 etc sono relativi a Luna, i 3.13 etc sono relativi a Freya, ora mi basterà decidere dove ripristinare il Grub, se voglio che Luna sia il primo sistema ad avviarsi di default, sceglierò la prima voce dei Kernel 3.2 e darò invio.
A questo punto Luna si avvierà, l'avvio sarà diverso dal solito perchè avverrà in forma testuale ma, dopo poco, ci ritroveremo davanti al nostro desktop, e tireremo di certo già un sospiro di sollievo!
Ora dobbiamo sistemare il Grub, per far questo dobbiamo essere certi di come è nominato il nostro disco, apriamo un terminale e digitiamo
sudo fdisk -l
Ovviamente ci verrà richiesta la password di amministratore, nel mio caso il risultato è:
Ciò che ci interessa al momento è la prima riga, da li intuiamo che il mio disco si chiama "sda"
A questo punto possiamo ripristinare il Grub, sempre da terminale digitiamo
sudo grub-install /dev/sda
ATTENZIONE - dopo "install" lasciate uno spazio, ovviamente dovrete sostituire "sda" con il nome del vostro disco, se sbagliate non succede nulla e vi viene restituito un messaggio di errore
Se tutto è andato bene il terminale vi darà conferma dell'avvenuta operazione, a quel punto diamo un bel
sudo update-grub
Controlliamo, come nel mio caso, che il Grub veda correttamente i vari sistemi operativi installati
Ora possiamo riavviare e controllare che tutto parta regolarmente, ovviamente custodiamo gelosamente il nostro cd o la nostra chiavetta usb con Super Grub Disk!
A presto
giovedì 23 aprile 2015
Recensione OnePc Cube
Come accennato in questo articolo, OnePc, azienda italiana specializzata in computer di diversa tipologia ma accomunati dalla possibilità di installare sistemi operativi GNU Linux, ci ha gentilmente fornito uno dei modelli della serie Cube, e nello specifico il modello medio della produzione.
OP.CS07 è l'esatta sigla del modello che abbiamo ricevuto per il test, è spinto da un processore Intel I3-4160, affiancato da una memoria Ram di 4GB, lo storage è affidato a un disco meccanico da 1TB, al sistema operativo è stato dedicato un SSD Crucial da 250 GB, sezione grafica Intel HD integrata.
Il mini pc Cube ci è arrivato con installato Ubuntu nella sua versione più recente, a conferma della totale compatibilità del prodotto con il Software Libero, ovviamente per il test ne verificherò la piena compatibilità con la nostra elementary OS.
Il Cube arriva in un imballo
a prova di corriere, un primo cartone, personalizzato OnePc, di elevato spessore e robustezza, ne racchiude un'ulteriore che protegge il computer con una coppia di pannelli di poliuretano.
All'interno del secondo imballo, anch'esso personalizzato, troviamo un libretto di garanzia ed il cavo di alimentazione.
Ovviamente non vi sono ulteriori accessori a corredo, peraltro non necessari, il computer arriva già pronto, è sufficiente collegare il cavo di alimentazione per essere immediatamente operativi.
Il case è ben costruito, i pannelli, escluso quello anteriore, sono in metallo di buon spessore e con un'ottima finitura nella verniciatura, ovviamente in plastica ma apparentemente robusta la parte frontale, con un effetto a specchio piacevole, ovviamente sensibile alle macchie causate dai polpastrelli.
Spiccano sul frontale le due prese usb 3.0, sul lato destro sono presenti i tasti di accensione e reset.
La parte posteriore del case mette in evidenza le antenne del modulo wifi integrato di serie, le antenne non sono removibili, ovviamente è presente la predisposizione necessaria alla eventuale installazione di schede grafiche dedicate, opzione che è possibile richiedere in fase di ordinazione.
In basso è posizionato l'alimentatore, in formato ATX, non abbiamo notizie del produttore di questo componente che però, nella prova pratica, si è dimostrato estremamente silenzioso.
Ottima la cura nell'assemblaggio, non vi sono cavi "a spasso" nel case, tutto risulta ordinatamente installato.
Da assemblatore non ho potuto non notare la buona costruzione del case interna, non vi sono lamiere taglienti, tutti i bordi interni sono perfettamente rifiniti e permettono quindi di lavorare agevolmente senza rischio di ferirsi.
Lo spazio interno risulta agevole per eventuali operazioni di upgrade o manutenzione.
Dall'altro lato del case, dietro la motherboard, si trova l'alloggiamento per il disco SSD, anche qui il montaggio appare ben eseguito, il disco è solidamente fissato al plate.
I cablaggi hanno lunghezza sufficiente al collegamento, senza eccessi e senza che sia necessario dannarsi nel caso di eventuali sostituzioni o upgrade.
Il case è piuttosto compatto, come potete vedere nell'immagine a fianco raffrontata alla mia mano.
Ottima la presenza di due griglie, su ambo i lati del case, di notevoli dimensioni, che certamente contribuiscono ad un'ottima aerazione senza la necessità di installare ventole supplementari.
Durante il test, infatti, le temperature, nonostante un utilizzo pressochè continuo per svariate ore, sono sempre rimaste entro limiti assolutamente accettabili.
Nell'immagine a destra il particolare della mascherina posteriore della motherboard e relative connessioni:
Il test si è svolto utilizzando elementary OS Freya in versione stabile, ovviamente tutto l'hardware è stato perfettamente riconosciuto, modulo wifi compreso, non è stato necessario nessun intervento post installazione ne l'utilizzo di driver proprietari.
La presenza del disco SSD unita all'ottimo processore ha ovviamente restituito prestazioni notevoli, avvio del sistema operativo ridotto a pochi secondi, avvio immediato delle applicazioni e trasferimento files a velocità al limite delle possibilità concesse dall'interfaccia SATA.
Il computer risulta silenzioso, anche sotto stress, durante operazioni di conversione video, l'unico rumore apprezzabile è quello proveniente dalla ventola del dissipatore stock della Intel, nessuno vieta agli amanti del silenzio, e io sono tra quelli, di effettuare un upgrade sostituendolo con qualcosa di più performante e acusticamente tranquillo, Noctua, solo a titolo di esempio.
Pro
Ricordo anche l'ottima garanzia che, oltre ai due anni tradizionali previsti dalla legislazione, prevede un anno aggiuntivo con servizio One Care con possibilità di estensione al 4° anno.
Link ufficiale
Link serie cube
A presto
OP.CS07 è l'esatta sigla del modello che abbiamo ricevuto per il test, è spinto da un processore Intel I3-4160, affiancato da una memoria Ram di 4GB, lo storage è affidato a un disco meccanico da 1TB, al sistema operativo è stato dedicato un SSD Crucial da 250 GB, sezione grafica Intel HD integrata.
Il mini pc Cube ci è arrivato con installato Ubuntu nella sua versione più recente, a conferma della totale compatibilità del prodotto con il Software Libero, ovviamente per il test ne verificherò la piena compatibilità con la nostra elementary OS.
Il Cube arriva in un imballo
a prova di corriere, un primo cartone, personalizzato OnePc, di elevato spessore e robustezza, ne racchiude un'ulteriore che protegge il computer con una coppia di pannelli di poliuretano.
All'interno del secondo imballo, anch'esso personalizzato, troviamo un libretto di garanzia ed il cavo di alimentazione.
Ovviamente non vi sono ulteriori accessori a corredo, peraltro non necessari, il computer arriva già pronto, è sufficiente collegare il cavo di alimentazione per essere immediatamente operativi.
Il case è ben costruito, i pannelli, escluso quello anteriore, sono in metallo di buon spessore e con un'ottima finitura nella verniciatura, ovviamente in plastica ma apparentemente robusta la parte frontale, con un effetto a specchio piacevole, ovviamente sensibile alle macchie causate dai polpastrelli.
Spiccano sul frontale le due prese usb 3.0, sul lato destro sono presenti i tasti di accensione e reset.
La parte posteriore del case mette in evidenza le antenne del modulo wifi integrato di serie, le antenne non sono removibili, ovviamente è presente la predisposizione necessaria alla eventuale installazione di schede grafiche dedicate, opzione che è possibile richiedere in fase di ordinazione.
In basso è posizionato l'alimentatore, in formato ATX, non abbiamo notizie del produttore di questo componente che però, nella prova pratica, si è dimostrato estremamente silenzioso.
Ottima la cura nell'assemblaggio, non vi sono cavi "a spasso" nel case, tutto risulta ordinatamente installato.
Da assemblatore non ho potuto non notare la buona costruzione del case interna, non vi sono lamiere taglienti, tutti i bordi interni sono perfettamente rifiniti e permettono quindi di lavorare agevolmente senza rischio di ferirsi.
Lo spazio interno risulta agevole per eventuali operazioni di upgrade o manutenzione.
Dall'altro lato del case, dietro la motherboard, si trova l'alloggiamento per il disco SSD, anche qui il montaggio appare ben eseguito, il disco è solidamente fissato al plate.
I cablaggi hanno lunghezza sufficiente al collegamento, senza eccessi e senza che sia necessario dannarsi nel caso di eventuali sostituzioni o upgrade.
Il case è piuttosto compatto, come potete vedere nell'immagine a fianco raffrontata alla mia mano.
Ottima la presenza di due griglie, su ambo i lati del case, di notevoli dimensioni, che certamente contribuiscono ad un'ottima aerazione senza la necessità di installare ventole supplementari.
Durante il test, infatti, le temperature, nonostante un utilizzo pressochè continuo per svariate ore, sono sempre rimaste entro limiti assolutamente accettabili.
Nell'immagine a destra il particolare della mascherina posteriore della motherboard e relative connessioni:
- 4 usb 3.0
- 2 usb 2.0
- vga
- dvi
- hdmi
- prese audio
- attacchi ps2
- ethernet
Il test si è svolto utilizzando elementary OS Freya in versione stabile, ovviamente tutto l'hardware è stato perfettamente riconosciuto, modulo wifi compreso, non è stato necessario nessun intervento post installazione ne l'utilizzo di driver proprietari.
La presenza del disco SSD unita all'ottimo processore ha ovviamente restituito prestazioni notevoli, avvio del sistema operativo ridotto a pochi secondi, avvio immediato delle applicazioni e trasferimento files a velocità al limite delle possibilità concesse dall'interfaccia SATA.
Il computer risulta silenzioso, anche sotto stress, durante operazioni di conversione video, l'unico rumore apprezzabile è quello proveniente dalla ventola del dissipatore stock della Intel, nessuno vieta agli amanti del silenzio, e io sono tra quelli, di effettuare un upgrade sostituendolo con qualcosa di più performante e acusticamente tranquillo, Noctua, solo a titolo di esempio.
Pro
- compattezza e conseguente facilità di posizionamento
- silenziosità
- qualità di assemblaggio e finitura
- rapporto qualità/prezzo
- capacità di espansione
- finitura parte frontale soggetta a macchiarsi facilmente al tatto
Ricordo anche l'ottima garanzia che, oltre ai due anni tradizionali previsti dalla legislazione, prevede un anno aggiuntivo con servizio One Care con possibilità di estensione al 4° anno.
Link ufficiale
Link serie cube
A presto
Intervista a Richard Stallman con sottotitoli
Nel seguente video, sottotitolato in italiano, l'amico Arturo di Corinto intervista Richard Stallman, un semplice intervento che ripercorre i fondamenti del Software Libero.
Non si tratta di un intervista recente, risale al 2007 ma ciò non è importante, la comprensione dei concetti alla base del Software LIbero esula da questo aspetto secondario, non segue le mode, non ha scadenza, i suoi valori sono e restano immutati.
Non aggiunge nulla in particolare a quanto abbiamo già avuto modo di apprendere con gli articoli che abbiamo dedicato all'argomento e con i video ben più impegnativi e completi quali Revolution OS e Revolution OS 2, ma resta pur sempre un contributo utile ad un'informazione corretta e completa.
Buona visione
A presto
Non si tratta di un intervista recente, risale al 2007 ma ciò non è importante, la comprensione dei concetti alla base del Software LIbero esula da questo aspetto secondario, non segue le mode, non ha scadenza, i suoi valori sono e restano immutati.
Non aggiunge nulla in particolare a quanto abbiamo già avuto modo di apprendere con gli articoli che abbiamo dedicato all'argomento e con i video ben più impegnativi e completi quali Revolution OS e Revolution OS 2, ma resta pur sempre un contributo utile ad un'informazione corretta e completa.
Buona visione
A presto
Grazie!
Grazie,
un piccolo post di ringraziamento mi pare doveroso, un ringraziamento a tutti gli amici che mi scrivono via mail per complimentarsi per le guide e per le iso già pronte da installare.
Sono stupito, positivamente e con soddisfazione, che tali iso siano scaricate quasi più dall'estero che dall'Italia, soprattutto da paesi del centro/sud America, probabilmente sono italiani residenti in quei paesi e che fanno parte della grande comunità di elementary OS.
Li ringrazio particolarmente perchè proprio da quei paesi mi stanno giungendo gradite donazioni, donazioni che mi permettono di mantenere il blog pulito ed evitare di farcirlo di pubblicità invasiva e noiosa, cosa che odio e che credo infastidisca non poco.
Terminati i ringraziamenti, vi comunico che sto giornalmente effettuando gli aggiornamenti di Freya sia a 32 che a 64 bit e che, non appena riterrò risolti i bug principali, provvederò a fornire i link per le versioni aggiornate.
Vi chiederei un aiuto, se notate che in tali iso ho dimenticato del software che ritenete fondamentale vi pregherei di comunicarmelo, nel modo che preferite, via mail a elementaryfacile@gmail.com o postando qui direttamente.
Ovviamente non parlo di software specifico, per usi particolari, parlo di software di interesse generale e di utilizzo frequente, purtroppo non tutti i programmi possono essere installati in una iso avviabile, ma valuterò la fattibilità per ogni richiesta.
Alcuni utenti mi hanno chiesto la possibilità di fornire tali iso in lingua spagnola o portoghese, vi pregherei di farmi sapere le eventuali adesioni, se in numero consistente si può valutare.
Algunos usuarios me han pedido que prepare las versiones en español y portugués, que me haga saber cuántos de ustedes está interesado, puede evaluar.
Alguns usuários não me pediu para preparar versões em espanhol e Português, deixe-me saber quantos de vocês estiver interessado, você pode avaliar.
Grazie ancora e a presto
un piccolo post di ringraziamento mi pare doveroso, un ringraziamento a tutti gli amici che mi scrivono via mail per complimentarsi per le guide e per le iso già pronte da installare.
Sono stupito, positivamente e con soddisfazione, che tali iso siano scaricate quasi più dall'estero che dall'Italia, soprattutto da paesi del centro/sud America, probabilmente sono italiani residenti in quei paesi e che fanno parte della grande comunità di elementary OS.
Li ringrazio particolarmente perchè proprio da quei paesi mi stanno giungendo gradite donazioni, donazioni che mi permettono di mantenere il blog pulito ed evitare di farcirlo di pubblicità invasiva e noiosa, cosa che odio e che credo infastidisca non poco.
Terminati i ringraziamenti, vi comunico che sto giornalmente effettuando gli aggiornamenti di Freya sia a 32 che a 64 bit e che, non appena riterrò risolti i bug principali, provvederò a fornire i link per le versioni aggiornate.
Vi chiederei un aiuto, se notate che in tali iso ho dimenticato del software che ritenete fondamentale vi pregherei di comunicarmelo, nel modo che preferite, via mail a elementaryfacile@gmail.com o postando qui direttamente.
Ovviamente non parlo di software specifico, per usi particolari, parlo di software di interesse generale e di utilizzo frequente, purtroppo non tutti i programmi possono essere installati in una iso avviabile, ma valuterò la fattibilità per ogni richiesta.
Alcuni utenti mi hanno chiesto la possibilità di fornire tali iso in lingua spagnola o portoghese, vi pregherei di farmi sapere le eventuali adesioni, se in numero consistente si può valutare.
Algunos usuarios me han pedido que prepare las versiones en español y portugués, que me haga saber cuántos de ustedes está interesado, puede evaluar.
Alguns usuários não me pediu para preparar versões em espanhol e Português, deixe-me saber quantos de vocês estiver interessado, você pode avaliar.
Grazie ancora e a presto
mercoledì 22 aprile 2015
Un nuovo web browser da Canonical
Non ho ancora personalmente provato la nuova release di Ubuntu, la 15.04 che potete comunque scaricare dal seguente indirizzo pur essendo ancora una beta.
Non l'ho provata perchè, perlomeno al momento, è per me di scarso interesse, scopro oggi che però porta con se una piccola ma succulenta novità.
Oltre al browser Firefox, oramai di default, come sulla maggior parte delle distribuzioni GNU Linux, troveremo un ulteriore browser appositamente creato da Canonical, browser che nasce con l'intento di essere utilizzato sia in ambito desktop che mobile.
Si tratta logicamente di un browser in piena fase di sviluppo, pertanto ancora incompleto e che subirà ovviamente profonde modifiche e miglioramenti con i successivi aggiornamenti, pare anche che non sia nelle intenzioni di Canonical di far diventare questo il browser di default della prossime versioni di Ubuntu, non rimpiazzerà Firefox, ne ora e probabilmente, mai.
Le intenzioni sono di fornire un browser alternativo che, sulla carta, dovrebbe avere un'ottima leggerezza e velocità di funzionamento, cosa che reputo interessantissima per semplici sessioni di navigazione e riducendo in maniera sembrerebbe apprezzabile il consumo di memoria Ram.
Vi terrò aggiornati sull'evoluzione di questo browser, nel frattempo vi lascio ad un semplice filmato che ne dimostra le funzioni, seppur al momento piuttosto basilari.
A presto
Non l'ho provata perchè, perlomeno al momento, è per me di scarso interesse, scopro oggi che però porta con se una piccola ma succulenta novità.
Oltre al browser Firefox, oramai di default, come sulla maggior parte delle distribuzioni GNU Linux, troveremo un ulteriore browser appositamente creato da Canonical, browser che nasce con l'intento di essere utilizzato sia in ambito desktop che mobile.
Si tratta logicamente di un browser in piena fase di sviluppo, pertanto ancora incompleto e che subirà ovviamente profonde modifiche e miglioramenti con i successivi aggiornamenti, pare anche che non sia nelle intenzioni di Canonical di far diventare questo il browser di default della prossime versioni di Ubuntu, non rimpiazzerà Firefox, ne ora e probabilmente, mai.
Le intenzioni sono di fornire un browser alternativo che, sulla carta, dovrebbe avere un'ottima leggerezza e velocità di funzionamento, cosa che reputo interessantissima per semplici sessioni di navigazione e riducendo in maniera sembrerebbe apprezzabile il consumo di memoria Ram.
Vi terrò aggiornati sull'evoluzione di questo browser, nel frattempo vi lascio ad un semplice filmato che ne dimostra le funzioni, seppur al momento piuttosto basilari.
A presto
martedì 21 aprile 2015
Amarcord
Ho voluto creare la sezione curiosità, che mi sarà utile quando voglio sdrammatizzare un poco, rilassarmi, rilassarvi, e deconcentrarmi dalla stesura di noiosi articoli tecnici, qui posterò immagini simpatiche, filmati particolari etc, tutto rigorosamente comunque correlato al mondo GNU Linux.
Girovagando in un vecchio hard disk da tempo dimenticato in un cassetto del mio "ordinatissimo" laboratorio mi sono imbattuto in una foto del 2009 che al tempo mi fece prima trasalire e poi ridere di gusto.
Nonostante siano trascorsi diversi anni mi piace condividerla con voi e spiegarvi come mai la prima sensazione provata fu direi un certo spavento, vedere Linus Torvalds, il papà del Kernel Linux, sorridere di gusto e a pollice alzato davanti ad una miriade di copie di Windows Seven tanto normale non lo era!
Al tempo, se non ricordo male, utilizzavo Ubuntu, mi pare la 8.04 LTS e questa foto trovata in rete e data come vera mi provocò un trauma!
Mi fece ridere al tempo, spero vi faccia sorridere ancora oggi....
Lo stesso hard disk mi ha regalato un filmato, molto più recente, del 2012 dove Richard Stallman, rispondendo ad alcune domande durante un talk, si sfila un calzino e sembra mangiare qualcosa proveniente dal suo piede, questo è un documento per stomaci forti!
Come sempre i geni sono anche sregolati e non sempre normali :)
A presto
Girovagando in un vecchio hard disk da tempo dimenticato in un cassetto del mio "ordinatissimo" laboratorio mi sono imbattuto in una foto del 2009 che al tempo mi fece prima trasalire e poi ridere di gusto.
Nonostante siano trascorsi diversi anni mi piace condividerla con voi e spiegarvi come mai la prima sensazione provata fu direi un certo spavento, vedere Linus Torvalds, il papà del Kernel Linux, sorridere di gusto e a pollice alzato davanti ad una miriade di copie di Windows Seven tanto normale non lo era!
Al tempo, se non ricordo male, utilizzavo Ubuntu, mi pare la 8.04 LTS e questa foto trovata in rete e data come vera mi provocò un trauma!
- Linus Torvalds promuove Windows?
- Windows ha acquistato GNU Linux?
Mi fece ridere al tempo, spero vi faccia sorridere ancora oggi....
Lo stesso hard disk mi ha regalato un filmato, molto più recente, del 2012 dove Richard Stallman, rispondendo ad alcune domande durante un talk, si sfila un calzino e sembra mangiare qualcosa proveniente dal suo piede, questo è un documento per stomaci forti!
Come sempre i geni sono anche sregolati e non sempre normali :)
A presto
lunedì 20 aprile 2015
Installiamo un firewall sulla nostra elementary OS?
Molti di voi utilizzano GNU Linux da tempo e conoscono già quanto andremo ad affrontare in questo articolo ma, dato che il blog è principalmente rivolto a chi si avvicina al Software Libero e a elementary OS, sarà bene dare qualche semplice informazione.
Abbiamo già visto in questo articolo, che con GNU Linux possiamo stare relativamente tranquilli per quanto riguarda virus, mailware etc ai quali eravamo abituati con sistemi operativi proprietari rendendo di fatto inutile l'adozione di un antivirus ad esclusione dei casi in cui dobbiamo condividere i nostri files con computer dotati di sistema operativo Windows.
Chi però proviene da quest'ultimo, sa bene che l'utilizzo di un Firewall è assolutamente necessario per proteggere il nostro pc da connessioni in entrata e in uscita a noi sconosciute, non richieste, e potenzialmente pericolose.
Ciò perchè accade?
Principalmente questa necessità è dettata dal sistema operativo stesso, Windows esegue purtroppo molte operazioni nascoste, da noi non controllabili essendo un sistema chiuso e proprietario, tali operazioni spesso richiedono connessioni esterne in ingresso e in uscita e delle quali non conosciamo target ne intenzioni, malevoli o no.
Ciò non accade nei sistemi operativi GNU Linux o meglio, se utilizziamo solo software libero rilasciato con licenza GNU GPL possiamo stare certi che il sistema operativo eseguirà solamente le operazioni che noi richiediamo, senza alcun tentativo di connessione esterna, se non richiesto, tranne che per alcune necessarie operazioni relative alla gestione hardware peraltro di default chiuse verso l'esterno.
Potremmo pertanto a questo punto ritenere assolutamente inutile l'adozione di un firewall, i casi in cui questo potrebbe rendersi necessario sono veramente ridotti, soprattutto in ambito desktop e, guarda caso, anche stavolta tale necessità si verifica solo allorquando andiamo ad utilizzare il nostro sistema operativo GNU Linux quale punto di contatto con altri computer, dotati magari di sistema operativo Windows.
Se comunque vogliamo dotarci di un firewall, GNU Linux ci mette a disposizione potentissimi mezzi, alcuni piuttosto complessi (iptables) nella gestione e per i quali è necessario l'utilizzo del terminale con requisito fondamentale di conoscere approfonditamente il suo utilizzo ma, per chi vuole percorrere una strada più pratica, possiamo affidarci a uno strumento semplice ed intuitivo, il suo nome è Ufw che può essere installato completo di interfaccia grafica che, per la nostra elementary OS si chiama Gufw.
Gufw è già presente nei repository della nostra elementary OS, pertanto installazione semplicissima grazie al nostro gestore pacchetti.
Una volta installato, aprite applicazioni, digitate Gufw nella finestra di ricerca e avviatelo, ovviamente vi verrà richiesta la password di amministratore.
Come per tutte le applicazioni, se necessario, potete fissare l'icona sulla vostra dock Plank cliccando sull'icona con il tasto dx del mouse e scegliendo l'opzione "mantieni sulla dock".
L'interfaccia è molto semplice, semplici le operazioni per l'impostazione delle regole di apertura della porte, all'interno dell'interfaccia vi sono contenute alcune istruzioni di base per il suo utilizzo.
Per chi volesse approfondire maggiormente, di seguito il link ufficiale
http://gufw.org/
A presto
Abbiamo già visto in questo articolo, che con GNU Linux possiamo stare relativamente tranquilli per quanto riguarda virus, mailware etc ai quali eravamo abituati con sistemi operativi proprietari rendendo di fatto inutile l'adozione di un antivirus ad esclusione dei casi in cui dobbiamo condividere i nostri files con computer dotati di sistema operativo Windows.
Chi però proviene da quest'ultimo, sa bene che l'utilizzo di un Firewall è assolutamente necessario per proteggere il nostro pc da connessioni in entrata e in uscita a noi sconosciute, non richieste, e potenzialmente pericolose.
Ciò perchè accade?
Principalmente questa necessità è dettata dal sistema operativo stesso, Windows esegue purtroppo molte operazioni nascoste, da noi non controllabili essendo un sistema chiuso e proprietario, tali operazioni spesso richiedono connessioni esterne in ingresso e in uscita e delle quali non conosciamo target ne intenzioni, malevoli o no.
Ciò non accade nei sistemi operativi GNU Linux o meglio, se utilizziamo solo software libero rilasciato con licenza GNU GPL possiamo stare certi che il sistema operativo eseguirà solamente le operazioni che noi richiediamo, senza alcun tentativo di connessione esterna, se non richiesto, tranne che per alcune necessarie operazioni relative alla gestione hardware peraltro di default chiuse verso l'esterno.
Potremmo pertanto a questo punto ritenere assolutamente inutile l'adozione di un firewall, i casi in cui questo potrebbe rendersi necessario sono veramente ridotti, soprattutto in ambito desktop e, guarda caso, anche stavolta tale necessità si verifica solo allorquando andiamo ad utilizzare il nostro sistema operativo GNU Linux quale punto di contatto con altri computer, dotati magari di sistema operativo Windows.
- il nostro computer viene utilizzato per condividere una connessione Internet
- in una rete di computer il nostro dovrà poter fornire accesso a determinati dati ma solo a specifici computer della rete
Se comunque vogliamo dotarci di un firewall, GNU Linux ci mette a disposizione potentissimi mezzi, alcuni piuttosto complessi (iptables) nella gestione e per i quali è necessario l'utilizzo del terminale con requisito fondamentale di conoscere approfonditamente il suo utilizzo ma, per chi vuole percorrere una strada più pratica, possiamo affidarci a uno strumento semplice ed intuitivo, il suo nome è Ufw che può essere installato completo di interfaccia grafica che, per la nostra elementary OS si chiama Gufw.
Gufw è già presente nei repository della nostra elementary OS, pertanto installazione semplicissima grazie al nostro gestore pacchetti.
Una volta installato, aprite applicazioni, digitate Gufw nella finestra di ricerca e avviatelo, ovviamente vi verrà richiesta la password di amministratore.
Come per tutte le applicazioni, se necessario, potete fissare l'icona sulla vostra dock Plank cliccando sull'icona con il tasto dx del mouse e scegliendo l'opzione "mantieni sulla dock".
L'interfaccia è molto semplice, semplici le operazioni per l'impostazione delle regole di apertura della porte, all'interno dell'interfaccia vi sono contenute alcune istruzioni di base per il suo utilizzo.
Per chi volesse approfondire maggiormente, di seguito il link ufficiale
http://gufw.org/
A presto
domenica 19 aprile 2015
Disponibile Freya personalizzata 64 bit
Ciao a tutti,
come da programma, anche se con alcuni giorni di ritardo, è disponibile la versione a 64 bit di Freya stabile in italiano e pronta da installare.
Descrizione e link per il download al seguente indirizzo
La versione 64 bit può contare su migliori prestazioni ma necessita, per una corretta installazione, che il proprio processore supporti l'architettura a 64 bit.
Nel dubbio, dalla live, aprite un terminale e digitate il seguente comando:
lscpu
Il risultato vi darà conferma o meno della compatibilità.
A presto
come da programma, anche se con alcuni giorni di ritardo, è disponibile la versione a 64 bit di Freya stabile in italiano e pronta da installare.
Descrizione e link per il download al seguente indirizzo
La versione 64 bit può contare su migliori prestazioni ma necessita, per una corretta installazione, che il proprio processore supporti l'architettura a 64 bit.
Nel dubbio, dalla live, aprite un terminale e digitate il seguente comando:
lscpu
Il risultato vi darà conferma o meno della compatibilità.
A presto
Bella OS ennesima derivata
Ancora una'altra?
si, le distribuzioni nascono (e spesso aggiungerei, muoiono) con tale frequenza da rendere difficile tenere il passo!
Il problema che cito tra parentesi, cioè la loro morte, spesso prematura, avviene per un errore iniziale di base, spesso si tratta dell'ennesima derivata di una distribuzione ufficiale, senza che però questa porti un reale progetto alle spalle, consolidato e continuamente in sviluppo, vere e tangibili novità, un gruppo di developers quale ad esempio elementary OS.
Spesso si tratta di distribuzioni che nascono solo con un estetica differente, spesso volutamente snob e che stranamente a me provoca sensazioni di dèja vu, un poco di software preinstallati e nulla più, chiunque di noi, che sappia utilizzare gli strumenti necessari, può creare una distribuzione personalizzata e renderla pubblica, ciò non vuol dire che essa sia valida o migliore di quella dalla quale deriva.
Per carità, non oso pensare sia questo il caso, il sito ufficiale è ben fatto e completo, non sembra certo un progetto creato da un singolo utente, esiste anche un forum anche se ovviamente non eccessivamente affollato, comunque il nome, Bella OS la dice già lunga su quale sia l'aspetto preponderante di questa distribuzione, basata su Xubuntu 14.04, quindi con gestore grafico Xfce, l'estetica!
In effetti bella lo è, sia di nome che di fatto, anche se i richiami ad una altro sistema operativo proprietario mi paiono evidenti, pulita, semplice, non mi piace il tema utilizzato nella dock (peraltro si tratta del nostro Plank) un tema trasparente sarebbe stato certamente più adatto come vedrete nelle immagini del mio test in live.
La scelta di dotarla del gestore grafico Xfce tradisce un altro obiettivo, la leggerezza, anche se le richieste minime hardware non sono tutto sommato così leggere:
512MB di Ram minimi
1GB consigliato
processore con architettura 64 bit
Vedremo poi all'atto pratico i reali consumi.
Cosa troviamo nell'ultima versione di Bella OS?
Firefox come web broser
Shotwell per la gestione delle foto
Banshee come riproduttore musicale
Vlc come player video
Gimp per il fotoritocco
LibreOffice come suite d'ufficio
Brasero per la masterizzazione
Keepassx come password manager
Plank come dock
Suite di giochi Kenta Cho
Il tutto racchiuso in una iso solo a 64 bit di circa1,6gb, tutto sommato una dimensione accettabile e ancora gestibile.
Dalle premesse debbo confessare di non esserne particolarmente interessato ma, come sempre, accantono ogni titubanza, provvedo a realizzare una chiavetta e a provarla live sul mio notebook.
La live si avvia molto velocemente, il sistema, pur essendo in live è molto reattivo e veloce, la dotazione software è molto completa, ci sono praticamente tutti gli strumenti necessari, a parte eventuali esigenze particolari è utilizzabile sin da subito in tutti gli ambiti.
Il consumo risorse evidenzia, senza nessuna applicazione attiva, un consumo di Ram di circa 470MB, che certamente si riducono con una reale installazione su disco, a parità di utilizzo live, la nostra elementary OS si attesta attorno ai 310MB, una differenza apprezzabile.
Cosa dire, un bel OS, indubbiamente dotato di un certo fascino e con alcune scelte azzeccate, certamente merita di seguirne l'evoluzione e monitorare l'interesse da parte della comunità, la cambierei con la mia elementary OS? personalmente no, lascio a voi i commenti!
Link ufficiale
Link Distrowatch
Download
Di seguito alcune schermate e in dettaglio le versioni dei software principali
A presto
si, le distribuzioni nascono (e spesso aggiungerei, muoiono) con tale frequenza da rendere difficile tenere il passo!
Il problema che cito tra parentesi, cioè la loro morte, spesso prematura, avviene per un errore iniziale di base, spesso si tratta dell'ennesima derivata di una distribuzione ufficiale, senza che però questa porti un reale progetto alle spalle, consolidato e continuamente in sviluppo, vere e tangibili novità, un gruppo di developers quale ad esempio elementary OS.
Spesso si tratta di distribuzioni che nascono solo con un estetica differente, spesso volutamente snob e che stranamente a me provoca sensazioni di dèja vu, un poco di software preinstallati e nulla più, chiunque di noi, che sappia utilizzare gli strumenti necessari, può creare una distribuzione personalizzata e renderla pubblica, ciò non vuol dire che essa sia valida o migliore di quella dalla quale deriva.
Per carità, non oso pensare sia questo il caso, il sito ufficiale è ben fatto e completo, non sembra certo un progetto creato da un singolo utente, esiste anche un forum anche se ovviamente non eccessivamente affollato, comunque il nome, Bella OS la dice già lunga su quale sia l'aspetto preponderante di questa distribuzione, basata su Xubuntu 14.04, quindi con gestore grafico Xfce, l'estetica!
In effetti bella lo è, sia di nome che di fatto, anche se i richiami ad una altro sistema operativo proprietario mi paiono evidenti, pulita, semplice, non mi piace il tema utilizzato nella dock (peraltro si tratta del nostro Plank) un tema trasparente sarebbe stato certamente più adatto come vedrete nelle immagini del mio test in live.
La scelta di dotarla del gestore grafico Xfce tradisce un altro obiettivo, la leggerezza, anche se le richieste minime hardware non sono tutto sommato così leggere:
512MB di Ram minimi
1GB consigliato
processore con architettura 64 bit
Vedremo poi all'atto pratico i reali consumi.
Cosa troviamo nell'ultima versione di Bella OS?
Firefox come web broser
Shotwell per la gestione delle foto
Banshee come riproduttore musicale
Vlc come player video
Gimp per il fotoritocco
LibreOffice come suite d'ufficio
Brasero per la masterizzazione
Keepassx come password manager
Plank come dock
Suite di giochi Kenta Cho
Il tutto racchiuso in una iso solo a 64 bit di circa1,6gb, tutto sommato una dimensione accettabile e ancora gestibile.
Dalle premesse debbo confessare di non esserne particolarmente interessato ma, come sempre, accantono ogni titubanza, provvedo a realizzare una chiavetta e a provarla live sul mio notebook.
La live si avvia molto velocemente, il sistema, pur essendo in live è molto reattivo e veloce, la dotazione software è molto completa, ci sono praticamente tutti gli strumenti necessari, a parte eventuali esigenze particolari è utilizzabile sin da subito in tutti gli ambiti.
Il consumo risorse evidenzia, senza nessuna applicazione attiva, un consumo di Ram di circa 470MB, che certamente si riducono con una reale installazione su disco, a parità di utilizzo live, la nostra elementary OS si attesta attorno ai 310MB, una differenza apprezzabile.
Cosa dire, un bel OS, indubbiamente dotato di un certo fascino e con alcune scelte azzeccate, certamente merita di seguirne l'evoluzione e monitorare l'interesse da parte della comunità, la cambierei con la mia elementary OS? personalmente no, lascio a voi i commenti!
Link ufficiale
Link Distrowatch
Download
Di seguito alcune schermate e in dettaglio le versioni dei software principali
A presto
sabato 18 aprile 2015
Upgrade Freya beta a stabile
Come vi avevo accennato, allo stato attuale non sembra verrà inserito alcuno strumento ufficiale per permettere il passaggio di Freya dalla versione beta all'attuale versione stabile.
Anche se sono sempre del parere che è sempre meglio effettuare un'installazione ex novo, possiamo però tentare di effettuare tale operazione grazie ad alcuni comandi da eseguire sul terminale per poter raggiungere il risultato senza dover necessariamente procedere ad una nuova installazione.
IMPORTANTE - le istruzioni che seguiranno sono state personalmente testate su una mia installazione e non ho riscontrato alcun problema, come sempre vi invito ad effettuare un clone del vostro sistema operativo PRIMA di procedere a tali modifiche per le quali, ovviamente, non vi è garanzia del perfetto risultato.
il successo è strettamente legato ai repository da voi utilizzati, da eventuale software aggiuntivi e repository aggiunti manualmente post-installazione.
Apriamo pertanto un terminale e andiamo a rimuovere i vecchi repository:
sudo add-apt-repository --remove ppa:elementary-os/daily
sudo add-apt-repository --remove ppa:elementary-os/testing
Aggiungiamo ora i repository della versione stabile
sudo add-apt-repository ppa:elementary-os/stable
Agggiorniamo
sudo apt-get update
Ora eliminiamo i pacchetti della versione beta
sudo apt-get purge elementary-os-prerelease
Se volessimo ora aggiungere il nuovo kernel 3.16
ATTENZIONE - non ho testato personalmente questa opzione
sudo apt-get install --install-recommends linux-generic-lts-utopic xserver-xorg-lts-utopic libgl1-mesa-glx-lts-utopic libegl1-mesa-drivers-lts-utopic
Ora aggiorniamo il sistema
sudo apt-get update
sudo apt-get dist-upgrade
Riavviamo
Fatto, sperando che tutto sia andato bene, in caso contrario reinstallate il clone che avrete preparato
A presto
Anche se sono sempre del parere che è sempre meglio effettuare un'installazione ex novo, possiamo però tentare di effettuare tale operazione grazie ad alcuni comandi da eseguire sul terminale per poter raggiungere il risultato senza dover necessariamente procedere ad una nuova installazione.
IMPORTANTE - le istruzioni che seguiranno sono state personalmente testate su una mia installazione e non ho riscontrato alcun problema, come sempre vi invito ad effettuare un clone del vostro sistema operativo PRIMA di procedere a tali modifiche per le quali, ovviamente, non vi è garanzia del perfetto risultato.
il successo è strettamente legato ai repository da voi utilizzati, da eventuale software aggiuntivi e repository aggiunti manualmente post-installazione.
Apriamo pertanto un terminale e andiamo a rimuovere i vecchi repository:
sudo add-apt-repository --remove ppa:elementary-os/daily
sudo add-apt-repository --remove ppa:elementary-os/testing
Aggiungiamo ora i repository della versione stabile
sudo add-apt-repository ppa:elementary-os/stable
Agggiorniamo
sudo apt-get update
Ora eliminiamo i pacchetti della versione beta
sudo apt-get purge elementary-os-prerelease
Se volessimo ora aggiungere il nuovo kernel 3.16
ATTENZIONE - non ho testato personalmente questa opzione
sudo apt-get install --install-recommends linux-generic-lts-utopic xserver-xorg-lts-utopic libgl1-mesa-glx-lts-utopic libegl1-mesa-drivers-lts-utopic
Ora aggiorniamo il sistema
sudo apt-get update
sudo apt-get dist-upgrade
Riavviamo
Fatto, sperando che tutto sia andato bene, in caso contrario reinstallate il clone che avrete preparato
A presto
Nuovo Cirrus Nimbini - un mini pc d'elite!
Dal produttore tedesco Cirrus7, specializzato in mini pc di pregio, caratterizzati da una notevole cura nella qualità dei materiali e nelle finiture, arriverà a breve una nuova proposta con il nome di Nimbini
Evidente dall'immagine la cura certosina nell'estetica, nelle rifiniture e nella qualità dei materiali utilizzati per il case, un alluminio multistrato che dovrebbe garantire notevoli doti di dissipazione termica permettendo quindi di avere un sistema totalmente fanless.
Il cuore del nuovo Nimbini dovrebbe essere basato su piattaforma Intel Nuc, con processori I3, I5 e I7.
Il case dovrebbe consentire l'installazione di due dischi da 2,5", abbinando quindi un SSD per il sistema operativo ad un disco meccanico per lo storage si potrebbe ottenere un mini pc potente, prestante e con ottime capacità di memorizzazione.
Nimbini dovrebbe essere fornito, negli intenti del produttore, sia completo che in versione barebone e addirittura in versione kit, in pratica l'intero mini pc completamente da assemblare.
Ancora nessuna notizia certa in merito ai prezzi che però, vista l'alta qualità della costruzione e le scelte hardware, lo porranno certamente nella fascia medio/alta del mercato.
Ubuntu il sistema operativo prescelto, cosa che ci fa piacere e che ci tranquillizza sulla compatibilità con il Software Libero e con la nostra elementary OS.
Maggio potrebbe essere il mese di inizio della sua distribuzione, certamente ne seguirò l'evoluzione, non mi spiacerebbe vederlo a fianco del mio monitor da 27"!
A presto
Evidente dall'immagine la cura certosina nell'estetica, nelle rifiniture e nella qualità dei materiali utilizzati per il case, un alluminio multistrato che dovrebbe garantire notevoli doti di dissipazione termica permettendo quindi di avere un sistema totalmente fanless.
Il cuore del nuovo Nimbini dovrebbe essere basato su piattaforma Intel Nuc, con processori I3, I5 e I7.
Il case dovrebbe consentire l'installazione di due dischi da 2,5", abbinando quindi un SSD per il sistema operativo ad un disco meccanico per lo storage si potrebbe ottenere un mini pc potente, prestante e con ottime capacità di memorizzazione.
Nimbini dovrebbe essere fornito, negli intenti del produttore, sia completo che in versione barebone e addirittura in versione kit, in pratica l'intero mini pc completamente da assemblare.
Ancora nessuna notizia certa in merito ai prezzi che però, vista l'alta qualità della costruzione e le scelte hardware, lo porranno certamente nella fascia medio/alta del mercato.
Ubuntu il sistema operativo prescelto, cosa che ci fa piacere e che ci tranquillizza sulla compatibilità con il Software Libero e con la nostra elementary OS.
Maggio potrebbe essere il mese di inizio della sua distribuzione, certamente ne seguirò l'evoluzione, non mi spiacerebbe vederlo a fianco del mio monitor da 27"!
A presto
venerdì 17 aprile 2015
Disponibile la prima iso di Freya personalizzata
Ciao a tutti,
negli intenti avrei voluto fornire la prima iso di Freya solo quando fossero stati risolti i bugs principali, il team sta lavorando duramente a questo e i continui aggiornamenti lo dimostrano.
Molti utenti hanno però richiesto di poter avere il prima possibile una versione pronta da installare e utilizzarla fin da subito pur se ancora con alcune piccole imperfezioni.
Ho pertanto preparato una prima versione, a 32 bit, completa di tutto ciò che vi ho già descritto nel seguente articolo.
All'interno dell'articolo troverete il link per il download, pronto per essere masterizzato su dvd o su chiavetta usb.
Il Kernel è il 3.16.0-34 e la iso è aggiornata al 16 Aprile 2015.
Il nome utente per la live è: Freya
La password è: live
Vi terrò aggiornati sulle nuove versioni che andranno a sostituire man mano quella attuale e della disponibilità della 64 bit.
Spero apprezzerete il risultato,
A presto
negli intenti avrei voluto fornire la prima iso di Freya solo quando fossero stati risolti i bugs principali, il team sta lavorando duramente a questo e i continui aggiornamenti lo dimostrano.
Molti utenti hanno però richiesto di poter avere il prima possibile una versione pronta da installare e utilizzarla fin da subito pur se ancora con alcune piccole imperfezioni.
Ho pertanto preparato una prima versione, a 32 bit, completa di tutto ciò che vi ho già descritto nel seguente articolo.
All'interno dell'articolo troverete il link per il download, pronto per essere masterizzato su dvd o su chiavetta usb.
Il Kernel è il 3.16.0-34 e la iso è aggiornata al 16 Aprile 2015.
Il nome utente per la live è: Freya
La password è: live
Vi terrò aggiornati sulle nuove versioni che andranno a sostituire man mano quella attuale e della disponibilità della 64 bit.
Spero apprezzerete il risultato,
A presto
giovedì 16 aprile 2015
Freya personalizzata - iso
Come accennato in altro articolo e grazie al vostro prezioso contributo, abbiamo assieme deciso di affrontare questo lavoro utilizzando la versione stabile di Freya, basata su Ubuntu 14.04, pertanto LTS e con supporto fino ad Aprile 2019.
Il vantaggio di utilizzare tale iso sarà quello di facilitare notevolmente il lavoro di installazione, le iso saranno già in italiano, e saranno fornite di tutti quei software che ritengo necessari per poter utilizzare in maniera completa elementary OS da subito sia in ambito domestico che di ufficio.
Troverete già installati tutti i codecs necessari per una corretta fruizione in ambito multimediale, le iso saranno fornite con l'ultimo Kernel disponibile.
Cosa troveremo installato in più rispetto ad un'installazione standard?
Thunderbird - posta elettronica
Transmission - gestione e download torrent
Clementine - riproduttore musicale
Gthumb - visualizzatore di immagini con strumenti base di modifica
Gparted - gestore partizioni del disco fisso
Gnome System Monitor - monitor di sistema
Usb Disk Creator - tool per la creazione di chiavette usb avviabili
Gdebi - installatore automatizzato pacchetti .deb
Synaptic - il gestore pacchetti
Systemback - necessario per la creazione di cloni del sistema operativo e per l'installazione
Sarà presente nella sezione strumenti di sistema elementary Tweaks per la completa personalizzazione
L'installazione dovrà essere effettuata tramite Systemback, nella sezione strumenti di sistema, i passi per l'installazione sono semplici, sarà sufficiente assegnare nome utente e password, scegliere la partizione di destinazione, IMPORTANTE mettere il segno di spunta per trasferire i file personali nella nuova installazione ed in pochi minuti Freya sarà installata e pronta all'uso.
Di seguito troverete i link per i download man mano che saranno pronti, vi ricordo che eventuali e gradite donazioni allo staff di elementary OS sono possibili al seguente link
https://elementary.io/it/
Freya 32 bit - italiano - Kernel 3.16.0-34 - agg.to 16 Aprile 2015
Freya 64 bit - italiano - Kernel 3.16.0-34 - agg.to 19 Aprile 2015
Per effettuare il download dal sito Mega vi verrà richiesta l'installazione di un'apposita addon, sicura e testata.
Per Firefox
Per Google Chrome
Se il lavoro che c'è dietro la creazione di queste iso vi è piaciuto e vorrete premiare il sottoscritto, nella pagina principale del blog avete gli strumenti per farlo, tutto il lavoro viene svolto al di fuori dei miei normali impegni e purtroppo, spesso, rubando ore di sonno :)
A presto
Il vantaggio di utilizzare tale iso sarà quello di facilitare notevolmente il lavoro di installazione, le iso saranno già in italiano, e saranno fornite di tutti quei software che ritengo necessari per poter utilizzare in maniera completa elementary OS da subito sia in ambito domestico che di ufficio.
Troverete già installati tutti i codecs necessari per una corretta fruizione in ambito multimediale, le iso saranno fornite con l'ultimo Kernel disponibile.
Cosa troveremo installato in più rispetto ad un'installazione standard?
- Sezione Internet
Thunderbird - posta elettronica
Transmission - gestione e download torrent
- Sezione audio video
Clementine - riproduttore musicale
- Sezione grafica
Gthumb - visualizzatore di immagini con strumenti base di modifica
- Sezione strumenti di sistema
Gparted - gestore partizioni del disco fisso
Gnome System Monitor - monitor di sistema
Usb Disk Creator - tool per la creazione di chiavette usb avviabili
Gdebi - installatore automatizzato pacchetti .deb
Synaptic - il gestore pacchetti
Systemback - necessario per la creazione di cloni del sistema operativo e per l'installazione
- Sezione accessori
- Sezione ufficio
- Grafica e personalizzazione
Sarà presente nella sezione strumenti di sistema elementary Tweaks per la completa personalizzazione
L'installazione dovrà essere effettuata tramite Systemback, nella sezione strumenti di sistema, i passi per l'installazione sono semplici, sarà sufficiente assegnare nome utente e password, scegliere la partizione di destinazione, IMPORTANTE mettere il segno di spunta per trasferire i file personali nella nuova installazione ed in pochi minuti Freya sarà installata e pronta all'uso.
Di seguito troverete i link per i download man mano che saranno pronti, vi ricordo che eventuali e gradite donazioni allo staff di elementary OS sono possibili al seguente link
https://elementary.io/it/
Freya 32 bit - italiano - Kernel 3.16.0-34 - agg.to 16 Aprile 2015
Freya 64 bit - italiano - Kernel 3.16.0-34 - agg.to 19 Aprile 2015
Per effettuare il download dal sito Mega vi verrà richiesta l'installazione di un'apposita addon, sicura e testata.
Per Firefox
Per Google Chrome
Se il lavoro che c'è dietro la creazione di queste iso vi è piaciuto e vorrete premiare il sottoscritto, nella pagina principale del blog avete gli strumenti per farlo, tutto il lavoro viene svolto al di fuori dei miei normali impegni e purtroppo, spesso, rubando ore di sonno :)
A presto
Dell XPS 13 con Ubuntu - che notebook!
Dell propone il suo XPS 13, un ultrabook da 13,3" estremamente raffinato, sottile e performante anche con Ubuntu.
Certamente stiamo parlando di un prodotto particolare, adatto a chi cerca il massimo in termini di prestazioni ma unite ad un'ottima portabilità, ad una impeccabile qualità costruttiva e a finiture di pregio.
XPS 13 riesce certamente a coniugare tutto questo e ora lo fa anche in versione GNU Linux scegliendo di dotare la Developer Edition con Ubuntu 14.04.
Stupenda a mio modo di vedere, la scelta di fornire un display praticamente totale, un tutto schermo quasi senza bordi o cornici, indubbiamente innovativo e che rende il prodotto esteticamente una spanna sopra ciò he troviamo nel mercato di pari livello.
Grande autonomia, estrema silenziosità dovuta anche alle ottime temperature di funzionamento anche a pieno carico, costruzione in alluminio e fibra di carbonio, dotazioni hardware di primordine ne fanno certamente uno dei migliori portatili attualmente in commercio.
I prezzi ovviamente si allineano nella fascia alta di mercato ma, se rapportati alla qualità, direi tutto sommato assolutamente equilibrati.
Per approfondire
http://www.dell.com/it/p/xps-13-9343-laptop/pd
http://www.dell.com/us/business/p/xps-13-linux/pd
A presto
Certamente stiamo parlando di un prodotto particolare, adatto a chi cerca il massimo in termini di prestazioni ma unite ad un'ottima portabilità, ad una impeccabile qualità costruttiva e a finiture di pregio.
XPS 13 riesce certamente a coniugare tutto questo e ora lo fa anche in versione GNU Linux scegliendo di dotare la Developer Edition con Ubuntu 14.04.
Stupenda a mio modo di vedere, la scelta di fornire un display praticamente totale, un tutto schermo quasi senza bordi o cornici, indubbiamente innovativo e che rende il prodotto esteticamente una spanna sopra ciò he troviamo nel mercato di pari livello.
Grande autonomia, estrema silenziosità dovuta anche alle ottime temperature di funzionamento anche a pieno carico, costruzione in alluminio e fibra di carbonio, dotazioni hardware di primordine ne fanno certamente uno dei migliori portatili attualmente in commercio.
I prezzi ovviamente si allineano nella fascia alta di mercato ma, se rapportati alla qualità, direi tutto sommato assolutamente equilibrati.
Per approfondire
http://www.dell.com/it/p/xps-13-9343-laptop/pd
http://www.dell.com/us/business/p/xps-13-linux/pd
A presto
Monitoriamo il nostro disco fisso
Come ben sapete, l'hard disk è una parte hardware fondamentale del nostro computer, ad esso affidiamo il nostro sistema operativo, i nostri dati, le nostre foto,
i documenti di lavoro etc.
Purtroppo, per quanto la tecnologia degli hard disk meccanici sia giunta probabilmente al culmine complice la diffusione dei dischi SSD, questo componente rimane quello sulla cui durata ed affidabilità nessuno può fare previsioni.
Negli anni mi è capitato di vedere ottime unità decidere di morire dopo neanche 6 mesi di utilizzo, come altre volte, uno stesso modello di disco, ha lavorato perfettamente per 10 anni.
La complesssità meccanica del disco, se volete divertirvi smontatene uno rotto per rendervene conto, è tale che basta veramente poco per pregiudicarne il funzionamento lasciandoci completamente a piedi.
È per questo motivo che consiglio, e non smetterò di ripeterlo, di fare con una certa costanza un clone del vostro sistema operativo come abbiamo visto in questo articolo, serve proprio a tutelarvi da questi possibili inconvenienti.
Se comunque volessimo tentare di avere uno strumento che ci consenta di controllare periodicamente lo stato di salute del nostro disco fisso, attraverso l'interpretazione dei dati S.M.A.R.T. (Self-monitoring,Analisys and Reporting Technology) in GNU Linux certamente uno dei migliori è Smartmontool, un tool perfettamente in grado di svolgere tale compito ma che nativamente implica di dover essere utilizzato da terminale.
Dato che in questo blog prediligiamo la semplicità e accompagnare i nuovi utenti GNU Linux fornendo strumenti semplici da utilizzare, lasceremo agli esperti il terminale, andremo invece ad utilizzare Gsmartcontrol, che altro non è che un'interfaccia grafica che ci permetterà di utilizzare Smartmontool in maniera facile e immediata.
Per installare il tool possiamo utilizzare il nostro gestore pacchetti, selezionando Gsmartcontrol lo stesso provvederà ad installare il necessario e ritroveremo il tool nel menu applicazioni/strumenti di sistema
Lanciando il programma, rigorosamente da amministratore e quindi con richiesta password, ci troveremo di fronte alla schermata principale che ci elencherà i dischi riconosciuti, nel mio caso un Samsung
Se andiamo sul menu dettagli ci verranno forniti tutte le caratteristiche principali del nostro disco, molto importante verificare i tab attributi, i log error, schermate interamente bianche senza eventuali voci evidenziate stanno ad indicare un buon stato di salute del disco.
Passando il mouse sopra ogni voce ne viene data una spiegazione dettagliata, purtoppo in inglese, che ci aiuterà a capire a cosa serve e intuire preventivamente possibili rotture del disco in atto o imminenti.
All'ultimo tab è possibile effettuare dei test diagnostici sia leggeri che approfonditi per poter testare la salute del disco.
A presto
i documenti di lavoro etc.
Purtroppo, per quanto la tecnologia degli hard disk meccanici sia giunta probabilmente al culmine complice la diffusione dei dischi SSD, questo componente rimane quello sulla cui durata ed affidabilità nessuno può fare previsioni.
Negli anni mi è capitato di vedere ottime unità decidere di morire dopo neanche 6 mesi di utilizzo, come altre volte, uno stesso modello di disco, ha lavorato perfettamente per 10 anni.
La complesssità meccanica del disco, se volete divertirvi smontatene uno rotto per rendervene conto, è tale che basta veramente poco per pregiudicarne il funzionamento lasciandoci completamente a piedi.
È per questo motivo che consiglio, e non smetterò di ripeterlo, di fare con una certa costanza un clone del vostro sistema operativo come abbiamo visto in questo articolo, serve proprio a tutelarvi da questi possibili inconvenienti.
Se comunque volessimo tentare di avere uno strumento che ci consenta di controllare periodicamente lo stato di salute del nostro disco fisso, attraverso l'interpretazione dei dati S.M.A.R.T. (Self-monitoring,Analisys and Reporting Technology) in GNU Linux certamente uno dei migliori è Smartmontool, un tool perfettamente in grado di svolgere tale compito ma che nativamente implica di dover essere utilizzato da terminale.
Dato che in questo blog prediligiamo la semplicità e accompagnare i nuovi utenti GNU Linux fornendo strumenti semplici da utilizzare, lasceremo agli esperti il terminale, andremo invece ad utilizzare Gsmartcontrol, che altro non è che un'interfaccia grafica che ci permetterà di utilizzare Smartmontool in maniera facile e immediata.
Per installare il tool possiamo utilizzare il nostro gestore pacchetti, selezionando Gsmartcontrol lo stesso provvederà ad installare il necessario e ritroveremo il tool nel menu applicazioni/strumenti di sistema
Lanciando il programma, rigorosamente da amministratore e quindi con richiesta password, ci troveremo di fronte alla schermata principale che ci elencherà i dischi riconosciuti, nel mio caso un Samsung
Se andiamo sul menu dettagli ci verranno forniti tutte le caratteristiche principali del nostro disco, molto importante verificare i tab attributi, i log error, schermate interamente bianche senza eventuali voci evidenziate stanno ad indicare un buon stato di salute del disco.
Passando il mouse sopra ogni voce ne viene data una spiegazione dettagliata, purtoppo in inglese, che ci aiuterà a capire a cosa serve e intuire preventivamente possibili rotture del disco in atto o imminenti.
All'ultimo tab è possibile effettuare dei test diagnostici sia leggeri che approfonditi per poter testare la salute del disco.
A presto
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