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domenica 7 giugno 2015

La NASA rafforza le ideologie della libera condivisione

Certamente non è una notizia nuova, certamente la maggior parte di voi sa che la NASA predilige l'utilizzo di Software Libero e che realizza autonomamente software per i più svariati utilizzi nei settori della ricerca spaziale, militare e climatica utilizzando codice sorgente libero.

Non è una novità l'intenzione di rilasciare i codici sorgente di alcuni dei software utilizzati, la novità è che sembra che tali intenzioni si stiano ultimamente rafforzando e la stessa Casa Bianca stia spingendo fortemente in tale direzione.

Ciò significa avere accesso, anche da parte di semplici appassionati, ad una notevole quantità di codice utile alla creazione di applicativi certamente interessanti ed in grado di aumentare considerevolmente le conoscenze scientifiche ad una platea ben più vasta di utilizzatori.

Ovviamente non stiamo parlando di applicazioni particolari, quali quelle relative a sperimentazioni militari o alla sicurezza in ambito spaziale, ma di certo è un tangibile segno di comprensione che condividere il sapere non può che giovare, e di certo anche alla NASA stessa!

Resta ancora lunga la strada per arrivare ad una totale condivisione dei sorgente della totalità del lavoro svolto con semplici utenti privati, ma è certamente un primo passo importante e credo nella giusta direzione.

Alcune delle applicazioni che saranno rese disponibili sono state addirittura create per l'utilizzo mobile, si dia, solo a titolo di esempio, un'occhiata alla app Nasa App disponibile per Android, una vera miniera di informazioni utili in ambito scientifico, pur se ovviamente in inglese.

Per chi volesse approfondire

https://software.nasa.gov/

A presto

mercoledì 3 giugno 2015

Raggruppiamo i lanciatori in Plank

Plank, la barra inferiore di avvio rapido della applicazioni preferite, è una delle più apprezzate per la sua leggerezza, facilità di personalizzazione e cura estetica.



Avere immediatamente disponibili al solo passaggio del mouse le applicazioni preferite è certamente più comodo che dover aprire il menu applicazioni Slingshot, certo che, all'aumentare delle applicazioni installate, la barra di Plank può crescere tanto da costringerci a ridurrre le dimensioni delle icone per mantenere una dimensione coerente con il nostro desktop.

Spesso però, alcune applicazioni presenti in Plank fanno parte della medesima categoria, possiamo pertanto effettuare una semplice modifica che ci permetterà di racchiudere in un unica icona le applicazioni che vogliamo alleggerendo pertanto la dimensione totale della barra inferiore.


Per fare questo dovremo per prima cosa decidere quale gruppo di applicazioni vogliamo ridurre ad un unica icona, in questo esempio procederemo a creare un lanciatore unico relativo ai software multimediali.

Per prima cosa apriamo il file manager e andiamo a creare nella nostra home una cartella che chiameremo "Multimedia".

A questo punto rechiamoci, sempre tramite il file manager, su usr/share/application, qui troveremo le icone relative a tutti i programmi attualmente installati, procediamo a copiare/incollare quelli di nostro interesse, nel caso specifico quelli relativi alla sezione audio video.

Terminata questa operazione trasciniamo l'icona Multimedia nella barra Plank, il risultato finale dovrebbe essere il seguente



Di seguito un breve video riassuntivo delle operazioni da eseguire



A presto

martedì 2 giugno 2015

In arrivo l'Aquaris E5 HD

Fra non molto, ma per ora sul solo mercato europeo, sarà disponibile il nuovo smartphone BQ dotato di sistema operativo Ubuntu.

Il nuovo E5 HD può essere acquistato online al prezzo di € 199,90, discrete le caratteristiche
hardware, probabimente sul mercato, a parità di prezzo, è possibile ottenere terminali più performanti, perlomeno dal puro lato caratteristiche ma credo che i veri appassionati di Software LIbero scenderanno volentieri a qualche compromesso pur di dotarsi di un dispositivo più coerente con le proprie ideologie.

Il terminale dispone di un display da 5" HD con tecnologia IPS con risoluzione 720x1280.

Spinto da un processore quad-core MediaTek Cortex a 1.3 Ghz, dispone di 1GB di Ram e una memoria interna di 16Gb.

Buone le caratteristiche delle fotocamere, la frontale da 5 la posteriore da 13 megapixel, la fotocamera posteriore vanta lenti di alta qualità e registrazione video in Full HD.

Interessante e utile anche la presenza del doppio slot sim.

Wi-Fi 802.11 b/g/n e connessione 3G.

Le dimensioni esterne sono di mm 142x71x8,65,la batteria in dotazione è da 2500 mah.


Al momento il terminale non è ancora ordinabile presso lo store ufficiale, la data prevista di effettiva
commercializzazione dovrebbe essere il 15 Giugno.


In attesa dei primi esemplari ci attiviamo per poterne avere un esemplare da recensire qui sul blog.

A presto


Modifichiamo le immagini con Fotoxx

Spesso ci troviamo nella situazione di voler effettuare delle semplici modifiche alle foto che abbiamo realizzato, o ad immagini che vogliamo utilizzare per abbellire il nostro desktop, oppure tentare di migliorare o perfezionare immagini che presentano alcuni difetti etc

Come tutti sapete Gimp è una suite di fotoritocco estremamente potente e professionale, ma può rivelarsi macchinosa e forse anche troppo performante per operazioni piuttosto semplici, se questo è il nostro caso può venirci in aiuto un sempice programma, ovviamente libero, il suo nome è Fotoxx.

Compatibile con quasi tutti i formati immagine principali, consente di effettuare una buona dose di modifiche quali, a titolo di esempio, deformazioni, curvature dell'immagine, ritaglio, aggiustamento colori oltre alla possibilità di gestire gli album e i metadati.



L'interfaccia è piuttosto semplice e facile da utilizzare, ovviamente è in italiano e le operazioni sono ben raggruppate e accessibili tramite il menu laterale.

Se vogliamo installare l'ultima versione di Fotoxx possiamo procedere al download del pacchetto in formato .deb ai seguenti indirizzi

Ovviamente, una volta scaricato, provvederemo ad installarlo tramite Gdebi

Fotoxx 32 bit
Fotoxx 64 bit

Di seguito un video introdutivvo alle principali funzioni di Fotoxx


A presto

giovedì 28 maggio 2015

Rendiamo trasparente il tema della nostra Freya

Una delle caratteristiche principali di elementary OS è certamente l'elevata cura dedicata alla parte estetica dell'interfaccia grafica.

Tale cura rende spesso quasi inutili i tentativi di migliorarla installando temi aggiuntivi, quello di default è già estremamente curato.

Tra i pochi che reputo interessanti, uno in particolare può dare, a chi ama le trasparenze, un miglior aspetto delle finestre e del menu applicazioni Slingshot.

Personalmente non lo utilizzo, le schermate di seguito fanno intuire il risultato ottenibile



Per poter installare il tema trasparente dovremo utilizzare il terminale ove digiteremo:

sudo add-apt-repository ppa:yunnxx/elementary
sudo apt-get update
sudo apt-get install elementary-transparent-theme

Procederemo a scegliere il nuovo tema trasparente tramite elementary tweaks,  è possibile si renda necessario il riavvio della sessione per poter applicare la modifica.

A presto


mercoledì 27 maggio 2015

Mercedes 500 Intelligent Drive

Come al solito in questa sezione, abbandoniamo teoria e noiosi articoli tecnici, e guardiamoci un bel video!

Anche in questo caso, però, vi è stretta attinenza con GNU Linux, riuscite ad individuarla?

Di seguito un breve video che spiega il funzionamento del sistema di guida intelligente Intelligent Drive della berlina top di gamma Mercedes-Benz S 500.

Occhi attenti ad individuare la connessione con GNU Linux!

Alla prossima


venerdì 15 maggio 2015

Utilizziamo Vlc per registrare il nostro desktop

Vlc, che tutti conosciamo e utilizziamo abitualmente, è certamente uno dei migliori player video multipiattaforma, in grado di leggere praticamente qualunque formato, facile da usare e affidabilissimo.

Forse non tutti sanno che Vlc dispone anche di funzionalità aggiuntive che possono rivelarsi utili, funzioni che magari esulano dalla sempice visione di filmati, oggi vedremo come utilizzarlo per poter registrare delle sessioni del nostro desktop.

Avviamo Vlc, rechiamoci nel menu media/apri periferica di acquisizione


Nel tab Dispositivo di acquisizione scegliamo l'opzione "desktop"

Nelle opzioni, la prima cosa da fare sarà selezionare il corretto valore di Fps che vogliamo per il nostro video, nel mio esempio l'ho impostato a 25.


A questo punto apriamo il menu a tendina "riproduci" e scegliamo l'opzione "converti", si aprirà un'ulteriore finestra nella quale sceglieremo nome del file, il formato e la cartella di destinazione


A questo punto possiamo cliccare su "avvia", Vlc non ci avviserà in alcun modo ma staremo già registrando la nostra sessione fino a che, aprendo nuovamente Vlc, non daremo manualmente lo stop.

Il video della nostra sessione è pronto, di seguito un semplice video di esempio di pochi secondi alla velocità di 25 Fps



A presto

martedì 12 maggio 2015

Un buon esempio, purtroppo non italiano!

Che GNU Linux incontri a tutt'oggi alcune difficoltà oggettive ad affermarsi in ambiti aziendali evoluti è cosa tristemente nota, vuoi per problemi di interoperabilità a causa dell'utilizzo di formati proprietari, vuoi a volte per negligenza o spesso per l'impossibilità di sostituire particolari software gestionali con soluzioni facilmente reperibili nel Software Libero o, quando esse esistano, per mancanza di volontà nel voler rieducare gli utenti alle diverse caratteristiche di funzionamento.

Nelle scuole, di ogni ordine e grado esse siano, la cosa non dovrebbe accadere anzi, come ho sempre sostenuto, le scuole dovrebbero imporre l'utilizzo di sistemi operativi liberi, dovrebbero promuovere la libera condivisione del sapere, un approccio che garantisce SEMPRE l'accrescimento della propria cultura e del proprio bagaglio di esperienza.

La scuola dovrebbe imporre l'uso di solo Software Libero, dovrebbe imporre agli studenti di scambiarsi liberamente tali software, questo purtroppo è un traguardo ancora lontano nel nostro Paese, soprattutto a causa dei problemi di ben diversa natura ed entità e per i quali altre sarebbero le figure preposte a risolvere.

Grandi passi, al contrario, stanno facendo paesi soprattutto del centro sud America, dalla vicina Spagna, intanto, iniziano ad arrivare le prime notizie, molto confortanti, che testimoniamo i primi importanti processi di migrazione.

Un famoso Istituto di Leon, nella Spagna settentrionale, ha portato a termine la migrazione di tutte le sue 120 postazioni da Windows a Ubuntu 14.04, idem per quanto riguarda il sistema di lavagne multimediali.



L'artefice di tale migrazione, Fernando Lanero,
professore e responsabile informatico di questo istituto, ha ammesso in una recente intervista che tale migrazione non è stata facile e i problemi da affrontare e risolvere sono stati diversi, primo fra tutti la stessa riluttanza degli studenti a cambiare totalmente il loro approccio informatico, altra cosa che dovrebbe farci capire che il passaggio al Software Libero dovrebbe avvenire ben prima, prima di assuefare i ragazzi all'utilizzo di sistemi operativi proprietari!

La migrazione è stata tentata dapprima su alcune macchine ma, visti i risultati decisamente superiori in termini di performances e di produttività, si è deciso di passare ad Ubuntu sulla totalità dei computer!

Di natura tecnica, invece, sono state le problematiche relative alla migrazione delle 30 lavagne multimediali, delle Starboard Hitachi, problemi poi risolti con una versione del Kernel più aggiornata e grazie anche al supporto che, stranamente, Hitachi ha fornito per facilitare tale migrazione, ora tutte le lavagne funzionano perfettamente con GNU Linux.

L'amministrazione dell'Istituto non ha potuto accogliere che positivamente tale migrazione, hanno stimato un risparmio nell'acquisto delle licenze di circa 35 mila euro/anno ma i vantaggi non finiscono qui, le risorse solitamente impegnate nella manutenzione software dei computer, sia quelli delle sale informatiche che quelli dei docenti, relativa principalmente a disinfezioni, formattazioni e relative installazioni, si è ridotta mediamente dell'80% permettendo pertanto ulteriore risparmio e miglior gestione delle risorse.

Ciò che, a detta di Fernando, lo ha stupito ancor di più, è stata l'incredulità degli studenti che mai, fino a quel momento, avrebbero potuto immaginare un computer il cui sistema operativo non disponesse di un antivirus ne di altri programmi abituali relativi a pulizia e manutenzione.

Speriamo al più presto di poter assistere anche nel nostro Paese a sempre maggiori inziative di questo genere!

A presto



lunedì 11 maggio 2015

PhotoQt un ottimo visualizzatore di immagini

Sono molti i software disponibili su GNU Linux dedicati alla visualizzazione di immagini, catalogazione e in alcuni casi anche piccoli interventi di modifica.

Tra i tanti ho avuto modo di provare nei giorni scorsi PhotoQt, un progetto Open Source multipiattaforma rilasciato con licenza GNU GPL v2 già da tempo ben attivo e che con la sua ultima versione 1.2, ricca di novità, si pone certamente tra i migliori e più moderni visualizzatori.

Scritto in Qt, vanta la compatilità con 80 tipi di formato immagine, dispone di alcune semplici modalità di modifica, possibilitò di creazione di slideshow, possibilità di visualizzazione a finestra singola etc.

La prima cosa che ci colpisce una volta installato, è il totale differente approcccio nell'interfaccia grafica, PhotoQt infatti si avvia di default a tutto schermo, anche se, nella sezione settaggi, è possibile impostare la visualizzazione a finestra singola, e ad ogni avvio ci chiederà il percorso dell'immagine che vogliamo aprire


In basso è sufficiente posizionare il mouse per attivare una dock che ci permette di scegliere l'immagine relativa alla cartella in cui siamo posizionati.

Spostando il mouse sulla parte superiore destra attiveremo il menu tramite il quale potremo accedere alle varie funzioni principali, ai settaggi del programma etc


Spostando il cursore del mouse sul lato sx dello schermo potremo visualizzare i dettagli relativi all'immagine attualmente visualizzata


Cliccando sull'immagine con il tasto dx del mouse attiveremo un menu che ci consentirà di selezionare immagini successive o precedenti, di ruotarle nella varie direzioni, di eliminarle, rinominarle e, cosa molto utile, aprirle direttamente ad esempio con Gimp qualora volessimo effettuare modifiche più importanti.

PhotoQt non è presente nei repository di default nella nostra elementary OS, per installarlo dovremo pertanto andare ad aggiungere manualmente il repository utilizzando il terminale e pertando digiteremo i seguenti comandi

sudo add-apt-repository ppa:samrog131/ppa
sudo apt-get update
sudo apt-get install photoqt

Una volta installato lo troveremo nel menu applicazioni/grafica

A presto




mercoledì 6 maggio 2015

Introduzione al terminale - gestiamo files e directory - prima parte

Ciao a tutti,
nel precedente articolo abbiamo iniziato ad affrontare l'utilizzo del terminale e in particolare per quanto riguarda la gestione dei processi.

Oggi andremo ad analizzare i comandi principali per poterci agevolmente muovere tra files e cartelle, affrontando i comandi base più importanti e che ognuno dovrebbe conoscere, non perchè essi siano necessari nell'utilizzo comune, ma per il fatto che ci faranno prendere maggior familiarità con la shell.

Pertanto apriamo un terminale e, nel caso in esempio, supponiamo di voler accedere da terminale alla cartella "Scaricati" contenuta nella nostra home, per farlo digiteremo

cd Scaricati

Come vedete ora ci siamo posizionati sulla cartella Scaricati, ora vogliamo conoscere il contenuto di tale cartella e vedere l'elenco dei files o cartelle in essa contenuti.

Per farlo utilizzeremo il comando ls, semplicemente digitando ls

Ora possiamo vedere l'elenco dei files contenuto nella cartella Scaricati, diciamo che è possibile affinare ulteriormente tale visualizzazione aggiungendo al comando ls alcuni parametri aggiuntivi.

Per esempio, aggiungendo dopo ls il suffisso -la, potremo conoscere in dettaglio per ogni tipo di file i permessi associati, vedere la dimensione, la data relativa all'ultima modifica e altre utili informazioni
digitiamo pertanto

ls -la

Come potete vedere ora l'elenco appare molto esaustivo e comprende tutte le informazioni che, utilizzando invece l'interfaccia grafica del nostro file manager, potremmo raggiungere solo con ulteriori passaggi e con una velocità di esecuzione certamente minore.

le opzioni possibili da poter aggiungere al comando ls per perfezionare la visualizzazione a nostro piacimento sono molte, per averne una completa panoramica è sufficiente digitare il comando
ls --help

Creazione di cartelle e/o sottocartelle

Ipotizziamo ora che, all'interno della nostra cartella Scaricati, volessimo creare una sottocartella, magari riservata al salvataggio della nostra musica preferita, diciamo di voler nominare Musica tale cartella, per far ciò utilizzeremo il comando mkdir, pertanto, con il terminale sempre posizionato nella nostra cartella Scaricati, digiteremo
mkdir Musica

Fatto ciò andiamo a verificare i risultato digitando ls una volta che il terminale si trovi posizionato sulla directory Scaricati

Come vedete, ora all'interno della nostra cartella Scaricati, si è creata una sottocartella denominata Musica, diciamo che vogliamo però personalizzare ulteriormente la nostra cartella e creare due sottocartelle, ad esempio una per la musica rock ed una per la musica pop.


Per fare ciò spostiamo ora nella directory Musica tramite il comando
cd Musica

A questo punto creiamo le sottocartelle a noi necessarie con i comandi
mkdir Pop
mkdir Rock

Come possiamo vedere abbiamo creato le due sottocartelle a noi necessarie, cosa che possiamo immediatamente verificare anche dal file manager.

Supponiamo, a questo punto, di esserci accorti di aver commesso un errore, non abbiamo più bisogno di questa cartella ne delle sue sottocartelle, per far questo utilizzeremo il comando rmdir, pertanto rechiamo sulla directory di nostro interesse
cd Scaricati

Ora procederemo a rimuovere la cartella Musica, il comando base per effettuare tale operazione sarebbe

rmdir Musica

Digitandolo, il terminale ci restituirà un errore, questo perchè il comando base funziona solo se la cartella che andiamo ad eliminare risulti vuota, cosa che nel nostro caso non è, infatti essa contiene le sottocartelle Rock e Pop, per aggirare il problema il comando andrà digitato come di seguito

rm Musica -r

Come possiamo notare sia la cartella Musica che le sue sottocartelle Pop e Rock non sono più presenti all'interno della nostra cartella Scaricati.

Per poter tornare indietro nelle directory sul terminale sarà sufficiente digitare il comando cd che ci porterà nuovamente alla directory home principale

Se vogliamo "ripulire" la schermata del nostro terminale sarà sufficiente digitare il comando

clear

Nel prossimo articolo analizzeremo i comandi necessari a tagliare/incollare cartelle, al loro spostamento in altra directory etc

A presto








lunedì 4 maggio 2015

Introduzione al terminale - il comando TOP

Bentornati,
come abbiamo visto oggi tutte le distribuzioni GNU Linux ci mettono a disposizione quasi tutti gli strumenti necessari al completo utilizzo del nostro computer senza dover utilizzare il terminale, la maggior parte degli utenti non lo utilizza praticamente mai, in una delle lezioni di introduzione a GNU Linux che ho tenuto presso un istituto scolastico, addirittura mi chiesero se fosse possibile disinstallarlo!

In realtà il terminale riveste un'importanza fondamentale, e molte operazioni relative alla manutenzione o alla risoluzione di determinate problematiche possono essere svolte esclusivamente tramite il suo utilizzo.

Pertanto dedicheremo alcuni articoli in cui approfondiremo il suo utilizzo, perlomeno per gli aspetti principali, impareremo ad utilizzarlo man mano fino a scoprire che spesso, il suo utilizzo è più pratico e veloce di qualunque interfaccia grafica.

Oggi approfondiremo un semplice comando ma di estrema utilità, il suo nome è top, in pratica un monitor dei processi attivi.

Per poterlo avviare è sufficiente aprire il terminale e digitare "top" seguito da invio, questo è il mio risultato attuale


Come vediamo il terminale si è popolato di una certa quantità di informazioni che potrebbero apparire insignificanti, ma concentriamoci sulla prima parte di esse



Nella prima riga possiamo leggere l'ora attuale, da quanto tempo il sistema è attivo, quanti utenti sono al momento connessi, il carico medio del sistema nell'ultimo minuto, 5 minuti e 15 minuti.

La seconda riga ci da il numero dei processi totali, quanti sono al momento attivi, quanti nella fase "dormiente", l'ultimo dato è relativo ai processi "zombie" cioè tutti i processi richiamati da un'altra applicazione e che sono in attesa di chiusura.

La terza riga è relativa alla Cpu e al suo utilizzo, la somma dei valori è pari a 100, di seguito una tabella identificativa dei vari parametri

us = processi utente
sy = processi di sistema
ni = operazioni con la priorità di aggiornamento con il comando “nice”
id = tempo di inattività
wa = in attesa di operazioni di I/O
hi = interrupt hardware di manutenzione
si = interrupt software di manutenzione
st = tempo “rubato” da parte di macchine virtuali

La quarta e quinta riga sono relative rispettivamente all'utilizzo della memoria Ram e della Swap


I processi


In questa parte possiamo invece notare l'elenco dei processi attivi e non, partendo da sinistra abbiamo

  • numero del processo
  • identificativo utente
  • la priorità di esecuzione
  • la colonna NI è relativa al valore della priorità
  • la colonna VIRT è relativa alla memoria virtuale utilizzata
  • la colonna RES visualizza la quantità di memoria fisica utilizzata
  • la colonna SHR indica la quantità di memoria condivisa
  • la colonna S indica lo stato del processo - S se il processo è dormiente, R se in esecuzione, Z se in stato di zombie
  • seguono CPU e MEM che indicano le percentuali di utilizzo del processore e della memoria Ram, e la colonna relativa al tempo di attività del processo
  • l'ultima colonna indica il nome del processo

"uccidiamo" un processo!

Si, il gergo corretto è proprio questo, uccidere un processo significa terminarlo forzatamente, una funzione che può rivelarsi utile nel caso un processo diventasse instabile, non rispondesse ai comandi etc
A titolo di esempio, supponiamo che il mio lettore musicale Clementine vada improvvisamente in blocco, non sia possibile chiudere il programma, non risponda ai comandi, come vediamo clementine è in esecuzione, il suo Pid identificativo è 13504


Bene, a questo punto, mentre il comando top è in esecuzione nel nostro terminale, digitiamo la lettera "k" e diamo invio



Come vediamo il terminale ha aggiunto una riga con il comando "PID to kill", digitiamo 13504 e diamo invio, Clementine si chiuderà istantaneamente.

Alla prossima!



sabato 2 maggio 2015

Nuove versione uGet disponibile

Quando ci si presenta la necessità di effettuare numerosi download contemporanei, può capitare che gestirne i flussi, le categorie, le code etc possa rivelarsi difficile con il download manager integrato nel nostro browser.

In tali casi ci viene in aiuto un ottimo download manager multipiattaforma ed Open Source, il suo nome è uGet.

uGet è già presente nei repository della nostra elementary OS ma in una versione precedente nella quale mancano ovviamente i miglioramenti e la risoluzione di alcuni bugs che la versione più recente ci riserva.

Pertanto procediamo al download del pacchetto deb dal seguente indirizzo facciamo attenzione a scegliere la corretta versione in base alla nostra versione di elementary OS, scaricheremo pertanto la versione per Ubuntu 12.04 se utilizziamo Luna, quella per Ubuntu 14.04 se stiamo usando Freya.


Ovviamente procederemo all'installazione tramite Gdebi, una volta installato troveremo uGet nel menu applicazioni/internet.

La sua interfaccia è estremamente semplice ed intuitiva, non credo sia necessario dare istruzioni sul suo funzionamento, ma come sempre se avete dei dubbi, chiedete pure qui commentando.


Per poterne facilitare l'utilizzo e l'integrazione direttamente tramite il nostro browser, presumendo che questo sia Firefox, potremo renderci il compito più semplice installando un semplice addon, il suo nome è FlashGot, la possiamo trovare al seguente indirizzo

Dopo la sua installazione ci verrà richiesto il riavvio del browser, ora rechiamoci su strumenti/componenti aggiuntivi del nostro browser, apriamo le preferenze di FlashGot, da qui potremo personalizzarne il suo funzionamento, ovviamente dovremo selezionare uGet quale download manager da noi utilizzato.

A presto






venerdì 1 maggio 2015

Proseguono gli aggiornamenti di Freya

I lavori procedono velocemente,
gli sviluppatori stanno lavorando sodo sui purtroppo numerosi bugs segnalati dagli utilizzatori durante gli scorsi giorni.



Si tratta di bugs minori, non influenti sulla solidità del sistema ma che possono rivelarsi noiosi, proprio ieri sera sono stati rilasciati aggiornamenti importanti oltre ad una nuova versione del Kernel 3.16.

Invito pertanto tutti quelli che stessero utilizzando Freya stabile o che abbiano scaricato la versione qui sul blog, ad effettuare gli update per verificare i benefici.

Nei prossimi giorni verranno aggiornate le versioni di Freya nella sezione download.


A presto


lunedì 27 aprile 2015

Prima Release Candidate del nuovo Kernel 4.1

L'annuncio è di poche ore fa, è lo stesso Linus Torvalds a darcelo, a distanza di pochissimi giorni dal rilascio del Kernel 4.0, che già sapevamo solo di transazione in attesa del ben più importante e carico di novità 4.1, arriva già la prima versione ovviamente RC.

Potete leggere la mail di Linus al seguente indirizzo



Si tratta ovviamente di una prima release, non darò alcun how-to su come installarlo, non è una versione ancora affidabile, molti sono i bugs ancora da risolvere ma è evidente che i lavori vanno avanti celermente!

A presto

Estraiamo l'audio dai cd

In questo articolo abbiamo visto come convertire facilmente file audio nei vari formati, funzione piuttosto utile quando ad esempio dobbiamo creare compilation mp3 e ridurre le dimensioni dei files.

Oggi vedremo come effettuare l'operazione di estrazione dei files audio da un cd originale, operazione che spesso si rivela utile ad esempio quando vogliamo ascoltare in auto i nostri cd preferiti senza rischiare di danneggiarli o graffiarli, purchè ovviamente la nostra autoradio disponga di un lettore mp3.



Il software che ci aiuterà in queste operazioni si chiama Asunder, un semplice tool ad interfaccia grafica che è già presente nei repository della nostra elementary OS  e che pertanto potete facilmente installare attraverso il gestore pacchetti Synaptic o aprendo un terminale e digitando

sudo apt-get install asunder

Una volta installato lo troveremo nel menu applicazioni/audio video.

Ora possiamo inserire nel nostro lettore il cd da cui vogliamo estrarre le tracce e apriamo Asunder il quale ci mostrerà immediatamente l'elenco dei brani


Ora potremo procedere a spuntare i brai che vogliamo estrarre dal cd, rechiamoci poi nel menu preferenze dove potremo impostare cartella di destinazione e nel tab codifica il formato del file e la sua eventuale qualità, ovviamente, nel caso di mp3, maggiore sarà il bitrate maggiore sarà la qualità e la dimensione del file finale.


A questo punto possiamo cliccare su converti ed attendere l'esecuzione delle operazioni


La durata dell'operazione, anche in questo caso dipenderà dal numero di files e dalle capacità di elaborazione del vostro processore.

A presto



domenica 26 aprile 2015

Convertiamo facilmente file audio

Spesso ci si presenta la necessità di procedere alla conversione di file in formato audio, a volte per ridurne le dimensioni, o per rendere il file compatibile con un determinato player portatile, elementary OS disporrebbe già di tutti gli strumenti necessari per far questo  utilizzando il terminale, ma per facilitare il compito, possiamo dotarci di un'interfaccia grafica che ci renda più semplice il lavoro.

Per questo ci viene in aiuto Sound Converter, che altro non è che un'interfaccia grafica per utilizzare al meglio le librerie Gstreamer, questa piccola applicazione è già presente nei repository della nostra elementary OS quindi, per l'installazione è sufficiente utilizzare il nostro gestore pacchetti Synaptic o, in alternativa, aprire un terminale e digitare

sudo apt-get install soundconverter

Una volta installato, troveremo l'applicazione nel menu audio e video.

Al primo avvio la schermata è la seguente

Ora possiamo andare a cliccare su "aggiungi file", si aprirà il file manager dal quale andremo a scegliere il file di cui vogliamo eseguire la conversione

In questo caso si tratta di un file mp3 estratto dal cd originale, vedremo in un successivo articolo come eseguire questa operazione, tale file è stato però estratto usando la massima qualità possibile per il formato mp3, a me ora serve ridurne le dimensioni pur rinunciando a una buona parte di qualità, pertanto andiamo su edit/preferenze

Da qui potremo selezionare diverse opzioni, cartella di destinazione del file, eventuale sovrascrittura o meno del file originale etc, su formato, nel mio caso, lascerò mp3 ma nel tab "qualità" impostero un valore più basso per ottenere un file di minori dimensioni.

A questo punto è sufficiente cliccare su "converti" ed attendere il termine dell'operazione, la durata dipende dalla quantità di files che dobbiamo convertire ed ovviamente dalla capacità di calcolo del nostro processore.

Semplice no?

A presto

venerdì 24 aprile 2015

Occhi aperti, cosa notate?

Di seguito un video di presentazione della Nasa relativo agli spostamenti e ad operazioni di routine del team Operation Icebridge.

Il team Operation Icebridge effettua servizi di monitoraggio glaciale con misurazioni sulle variazioni di estensione e conseguentemente climatiche su scala regionale e globale.

Per chi vuole approfondire
http://www.nasa.gov/mission_pages/icebridge/#.VTozbDcvDDc

Ma tutto ciò cos'ha a che fare con elementary OS?

Nulla, perlomeno apparentemente, vediamo chi è attento nella visione del filmato, il primo che posta la soluzione non vince nulla:)

A presto


Ripariamo il Grub con Super Grub Disk

Ebbene si,
può capitare di commettere qualche errore, abbiamo un disco con più partizioni, abbiamo più di una distribuzione installata, eliminiamo accidentalmente o volutamente una partizione, digitiamo un comando relativo al Grub con disattenzione etc e ci ritroviamo di fronte a questa simpatica schermata


Cos'è accaduto, la nostra elementary OS non parte più, in pratica, dopo la fase di boot non si avvia il Grub che ci permetteva di scegliere all'avvio il nostro sistema operativo.

Nessun panico, non reinstallate, non arrovellatevi tra forum e ricerche, la soluzione è semplicissima, ci viene in aiuto un piccolo ma utilissimo tool che consiglio di avere sempre a portata di mano, personalmente non manca mai nella mia valigetta di "soccorso":)

Il suo nome è Super Grub Disk, non è altro che un Grub avviabile da cdrom o usb che si sostituirà momentaneamente al nostro Grub danneggiato consentendoci di ripristinarlo in pochi istanti.

Per prima cosa provvediamo a scaricarlo dal seguente indirizzo, se il vostro sistema operativo non parte più potete fare tutto tranquillamente da una live.

Una volta scaricato il file in formato .iso, provvederemo a masterizzarlo su cdrom tramite un qualunque software di masterizzazione scegliendo l'opzione "masterizza immagine" o su usb grazie a Usb Disk Creator.

Fatto?

Bene, ora inseriamo il cd o la chiavetta usb e riavviamo, scegliamo di avviare dal supporto che abbiamo utilizzato, ci troveremo di fronte a questa schermata


Possiamo, perlomeno per il momento, tralasciare tutte le opzioni che il tool ci mette a disposizione, le approfondiremo eventualmente in un successivo articolo, scegliamo semplicemente l'opzione "everything" e diamo invio.

Super Grub Disk procederà all'analisi del disco fisso e ci restituirà, dopo pochi secondi, la situazione del nostro disco e relativi sistemi operativi installati, ecco il caso del mio notebook


Come possiamo notare, nel mio notebook vi sono due sistemi operativi, Luna e Freya, i Kernel 3.2 etc sono relativi a Luna, i 3.13 etc sono relativi a Freya, ora mi basterà decidere dove ripristinare il Grub, se voglio che Luna sia il primo sistema ad avviarsi di default, sceglierò la prima voce dei Kernel 3.2 e darò invio.

A questo punto Luna si avvierà, l'avvio sarà diverso dal solito perchè avverrà in forma testuale ma, dopo poco, ci ritroveremo davanti al nostro desktop, e tireremo di certo già un sospiro di sollievo!

Ora dobbiamo sistemare il Grub, per far questo dobbiamo essere certi di come è nominato il nostro disco, apriamo un terminale e digitiamo

sudo fdisk -l

Ovviamente ci verrà richiesta la password di amministratore, nel mio caso il risultato è:

Ciò che ci interessa al momento è la prima riga, da li intuiamo che il mio disco si chiama "sda"

A questo punto possiamo ripristinare il Grub, sempre da terminale digitiamo

sudo grub-install /dev/sda

ATTENZIONE - dopo "install" lasciate uno spazio, ovviamente dovrete sostituire "sda" con il nome del vostro disco, se sbagliate non succede nulla e vi viene restituito un messaggio di errore

Se tutto è andato bene il terminale vi darà conferma dell'avvenuta operazione, a quel punto diamo un bel

sudo update-grub

Controlliamo, come nel mio caso, che il Grub veda correttamente i vari sistemi operativi installati


Ora possiamo riavviare e controllare che tutto parta regolarmente, ovviamente custodiamo gelosamente il nostro cd o la nostra chiavetta usb con Super Grub Disk!

A presto

giovedì 23 aprile 2015

Recensione OnePc Cube

Come accennato in questo articolo, OnePc, azienda italiana specializzata in computer di diversa tipologia ma accomunati dalla possibilità di installare sistemi operativi GNU Linux, ci ha gentilmente fornito uno dei modelli della serie Cube, e nello specifico il modello medio della produzione.

OP.CS07 è l'esatta sigla del modello che abbiamo ricevuto per il test, è spinto da un processore Intel I3-4160, affiancato da una memoria Ram di 4GB, lo storage è affidato a un disco meccanico da 1TB, al sistema operativo è stato dedicato un SSD Crucial da 250 GB,  sezione grafica Intel HD integrata.

Il mini pc Cube ci è arrivato con installato Ubuntu nella sua versione più recente, a conferma della totale compatibilità del prodotto con il Software Libero, ovviamente per il test ne verificherò la piena compatibilità con la nostra elementary OS.

Il Cube arriva in un imballo
a prova di corriere, un primo cartone, personalizzato OnePc, di elevato spessore e robustezza, ne racchiude un'ulteriore che protegge il computer con una coppia di pannelli di poliuretano.









All'interno del secondo imballo, anch'esso personalizzato, troviamo un libretto di garanzia ed il cavo di alimentazione.

Ovviamente non vi sono ulteriori accessori a corredo, peraltro non necessari, il computer arriva già pronto, è sufficiente collegare il cavo di alimentazione per essere immediatamente operativi.

Il case è ben costruito, i pannelli, escluso quello anteriore, sono in metallo di buon spessore e con un'ottima finitura nella verniciatura, ovviamente in plastica ma apparentemente robusta la parte frontale, con un effetto a specchio piacevole, ovviamente sensibile alle macchie causate dai polpastrelli.

Spiccano sul frontale le due prese usb 3.0, sul lato destro sono presenti i tasti di accensione e reset.

La parte posteriore del case mette in evidenza le antenne del modulo wifi integrato di serie, le antenne non sono removibili, ovviamente è presente la predisposizione necessaria alla eventuale installazione di schede grafiche dedicate, opzione che è possibile richiedere in fase di ordinazione.

In basso è posizionato l'alimentatore, in formato ATX, non abbiamo notizie del produttore di questo componente che però, nella prova pratica, si è dimostrato estremamente silenzioso.

Ottima la cura nell'assemblaggio, non vi sono cavi "a spasso" nel case, tutto risulta ordinatamente installato.

Da assemblatore non ho potuto non notare la buona costruzione del case interna, non vi sono lamiere taglienti, tutti i bordi interni sono perfettamente rifiniti e permettono quindi di lavorare agevolmente senza rischio di ferirsi.

Lo spazio interno risulta agevole per eventuali operazioni di upgrade o manutenzione.

Dall'altro lato del case, dietro la motherboard, si trova l'alloggiamento per il disco SSD, anche qui il montaggio appare ben eseguito, il disco è solidamente fissato al plate.

I cablaggi hanno lunghezza sufficiente al collegamento, senza eccessi e senza che sia necessario dannarsi nel caso di eventuali sostituzioni o upgrade.


Il case è piuttosto compatto, come potete vedere nell'immagine a fianco raffrontata alla mia mano.

Ottima la presenza di due griglie, su ambo i lati del case, di notevoli dimensioni, che certamente contribuiscono ad un'ottima aerazione senza la necessità di installare ventole supplementari.

Durante il test, infatti, le temperature, nonostante un utilizzo pressochè continuo per svariate ore, sono sempre rimaste entro limiti assolutamente accettabili.

Nell'immagine a destra il particolare della mascherina posteriore della motherboard e relative connessioni:
  • 4 usb 3.0
  • 2 usb 2.0
  • vga
  • dvi
  • hdmi
  • prese audio
  • attacchi ps2
  • ethernet 


Il test si è svolto utilizzando elementary OS Freya in versione stabile, ovviamente tutto l'hardware è stato perfettamente riconosciuto, modulo wifi compreso, non è stato necessario nessun intervento post installazione ne l'utilizzo di driver proprietari.

La presenza del disco SSD unita all'ottimo processore ha ovviamente restituito prestazioni notevoli, avvio del sistema operativo ridotto a pochi secondi, avvio immediato delle applicazioni e trasferimento files a velocità al limite delle possibilità concesse dall'interfaccia SATA.

Il computer risulta silenzioso, anche sotto stress, durante operazioni di conversione video, l'unico rumore apprezzabile è quello proveniente dalla ventola del dissipatore stock della Intel, nessuno vieta agli amanti del silenzio, e io sono tra quelli, di effettuare un upgrade sostituendolo con qualcosa di più performante e acusticamente tranquillo, Noctua, solo a titolo di esempio.

Pro
  • compattezza e conseguente facilità di posizionamento
  • silenziosità
  • qualità di assemblaggio e finitura
  • rapporto qualità/prezzo
  • capacità di espansione
Contro
  • finitura parte frontale soggetta a macchiarsi facilmente al tatto
Come appare evidente si tratta di un prodotto valido, le possibilità di scelta e di personalizzazione gli consentono di coprire gli utilizzi più svariati, dal semplice desktop casalingo o per piccoli uffici, a quelli professionali o di intrattenimento ludico più avanzato.

Ricordo anche l'ottima garanzia che, oltre ai due anni tradizionali previsti dalla legislazione, prevede un anno aggiuntivo con servizio One Care con possibilità di estensione al 4° anno.

Link ufficiale
Link serie cube


A presto