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martedì 12 maggio 2015

Un buon esempio, purtroppo non italiano!

Che GNU Linux incontri a tutt'oggi alcune difficoltà oggettive ad affermarsi in ambiti aziendali evoluti è cosa tristemente nota, vuoi per problemi di interoperabilità a causa dell'utilizzo di formati proprietari, vuoi a volte per negligenza o spesso per l'impossibilità di sostituire particolari software gestionali con soluzioni facilmente reperibili nel Software Libero o, quando esse esistano, per mancanza di volontà nel voler rieducare gli utenti alle diverse caratteristiche di funzionamento.

Nelle scuole, di ogni ordine e grado esse siano, la cosa non dovrebbe accadere anzi, come ho sempre sostenuto, le scuole dovrebbero imporre l'utilizzo di sistemi operativi liberi, dovrebbero promuovere la libera condivisione del sapere, un approccio che garantisce SEMPRE l'accrescimento della propria cultura e del proprio bagaglio di esperienza.

La scuola dovrebbe imporre l'uso di solo Software Libero, dovrebbe imporre agli studenti di scambiarsi liberamente tali software, questo purtroppo è un traguardo ancora lontano nel nostro Paese, soprattutto a causa dei problemi di ben diversa natura ed entità e per i quali altre sarebbero le figure preposte a risolvere.

Grandi passi, al contrario, stanno facendo paesi soprattutto del centro sud America, dalla vicina Spagna, intanto, iniziano ad arrivare le prime notizie, molto confortanti, che testimoniamo i primi importanti processi di migrazione.

Un famoso Istituto di Leon, nella Spagna settentrionale, ha portato a termine la migrazione di tutte le sue 120 postazioni da Windows a Ubuntu 14.04, idem per quanto riguarda il sistema di lavagne multimediali.



L'artefice di tale migrazione, Fernando Lanero,
professore e responsabile informatico di questo istituto, ha ammesso in una recente intervista che tale migrazione non è stata facile e i problemi da affrontare e risolvere sono stati diversi, primo fra tutti la stessa riluttanza degli studenti a cambiare totalmente il loro approccio informatico, altra cosa che dovrebbe farci capire che il passaggio al Software Libero dovrebbe avvenire ben prima, prima di assuefare i ragazzi all'utilizzo di sistemi operativi proprietari!

La migrazione è stata tentata dapprima su alcune macchine ma, visti i risultati decisamente superiori in termini di performances e di produttività, si è deciso di passare ad Ubuntu sulla totalità dei computer!

Di natura tecnica, invece, sono state le problematiche relative alla migrazione delle 30 lavagne multimediali, delle Starboard Hitachi, problemi poi risolti con una versione del Kernel più aggiornata e grazie anche al supporto che, stranamente, Hitachi ha fornito per facilitare tale migrazione, ora tutte le lavagne funzionano perfettamente con GNU Linux.

L'amministrazione dell'Istituto non ha potuto accogliere che positivamente tale migrazione, hanno stimato un risparmio nell'acquisto delle licenze di circa 35 mila euro/anno ma i vantaggi non finiscono qui, le risorse solitamente impegnate nella manutenzione software dei computer, sia quelli delle sale informatiche che quelli dei docenti, relativa principalmente a disinfezioni, formattazioni e relative installazioni, si è ridotta mediamente dell'80% permettendo pertanto ulteriore risparmio e miglior gestione delle risorse.

Ciò che, a detta di Fernando, lo ha stupito ancor di più, è stata l'incredulità degli studenti che mai, fino a quel momento, avrebbero potuto immaginare un computer il cui sistema operativo non disponesse di un antivirus ne di altri programmi abituali relativi a pulizia e manutenzione.

Speriamo al più presto di poter assistere anche nel nostro Paese a sempre maggiori inziative di questo genere!

A presto



2 commenti:

  1. "la scuola dovrebbe imporre.."
    No. La scuola dovrebbe insegnare il pensiero critico, poi sarà lo studente a ragionare e fare la sua libera scelta.
    Saluti

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    1. Hai ragione Francesco, nel post sono stato eccessivamente categorico, la scuola DEVE informare e non obbligare, la libertà di scelta spetta sempre allo studente, l'imposizione da me citata non va interpretata in tal senso, certo che, se le scuole utilizzassero solo e unicamente Software Libero in maniera prioritaria e i ragazzi fossero pertanto abituati a godere delle libertà che questo comporta non si dovrebbe imporre nulla, la scelta o la possibilità di utiliizare Software Proprietario non dovrebbe essere affatto presa in considerazione.
      grazie per il commento

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