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lunedì 4 maggio 2015

Introduzione al terminale - il comando TOP

Bentornati,
come abbiamo visto oggi tutte le distribuzioni GNU Linux ci mettono a disposizione quasi tutti gli strumenti necessari al completo utilizzo del nostro computer senza dover utilizzare il terminale, la maggior parte degli utenti non lo utilizza praticamente mai, in una delle lezioni di introduzione a GNU Linux che ho tenuto presso un istituto scolastico, addirittura mi chiesero se fosse possibile disinstallarlo!

In realtà il terminale riveste un'importanza fondamentale, e molte operazioni relative alla manutenzione o alla risoluzione di determinate problematiche possono essere svolte esclusivamente tramite il suo utilizzo.

Pertanto dedicheremo alcuni articoli in cui approfondiremo il suo utilizzo, perlomeno per gli aspetti principali, impareremo ad utilizzarlo man mano fino a scoprire che spesso, il suo utilizzo è più pratico e veloce di qualunque interfaccia grafica.

Oggi approfondiremo un semplice comando ma di estrema utilità, il suo nome è top, in pratica un monitor dei processi attivi.

Per poterlo avviare è sufficiente aprire il terminale e digitare "top" seguito da invio, questo è il mio risultato attuale


Come vediamo il terminale si è popolato di una certa quantità di informazioni che potrebbero apparire insignificanti, ma concentriamoci sulla prima parte di esse



Nella prima riga possiamo leggere l'ora attuale, da quanto tempo il sistema è attivo, quanti utenti sono al momento connessi, il carico medio del sistema nell'ultimo minuto, 5 minuti e 15 minuti.

La seconda riga ci da il numero dei processi totali, quanti sono al momento attivi, quanti nella fase "dormiente", l'ultimo dato è relativo ai processi "zombie" cioè tutti i processi richiamati da un'altra applicazione e che sono in attesa di chiusura.

La terza riga è relativa alla Cpu e al suo utilizzo, la somma dei valori è pari a 100, di seguito una tabella identificativa dei vari parametri

us = processi utente
sy = processi di sistema
ni = operazioni con la priorità di aggiornamento con il comando “nice”
id = tempo di inattività
wa = in attesa di operazioni di I/O
hi = interrupt hardware di manutenzione
si = interrupt software di manutenzione
st = tempo “rubato” da parte di macchine virtuali

La quarta e quinta riga sono relative rispettivamente all'utilizzo della memoria Ram e della Swap


I processi


In questa parte possiamo invece notare l'elenco dei processi attivi e non, partendo da sinistra abbiamo

  • numero del processo
  • identificativo utente
  • la priorità di esecuzione
  • la colonna NI è relativa al valore della priorità
  • la colonna VIRT è relativa alla memoria virtuale utilizzata
  • la colonna RES visualizza la quantità di memoria fisica utilizzata
  • la colonna SHR indica la quantità di memoria condivisa
  • la colonna S indica lo stato del processo - S se il processo è dormiente, R se in esecuzione, Z se in stato di zombie
  • seguono CPU e MEM che indicano le percentuali di utilizzo del processore e della memoria Ram, e la colonna relativa al tempo di attività del processo
  • l'ultima colonna indica il nome del processo

"uccidiamo" un processo!

Si, il gergo corretto è proprio questo, uccidere un processo significa terminarlo forzatamente, una funzione che può rivelarsi utile nel caso un processo diventasse instabile, non rispondesse ai comandi etc
A titolo di esempio, supponiamo che il mio lettore musicale Clementine vada improvvisamente in blocco, non sia possibile chiudere il programma, non risponda ai comandi, come vediamo clementine è in esecuzione, il suo Pid identificativo è 13504


Bene, a questo punto, mentre il comando top è in esecuzione nel nostro terminale, digitiamo la lettera "k" e diamo invio



Come vediamo il terminale ha aggiunto una riga con il comando "PID to kill", digitiamo 13504 e diamo invio, Clementine si chiuderà istantaneamente.

Alla prossima!



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